La Juventus non convince e, a pochi giorni dall’inizio del campionato, arrivano parole di fuoco
La Juventus preoccupa. E non poco. Il mercato non ha soddisfatto a pieno né tifosi né l’allenatore Allegri. In più, l’infortunio di Pogba e i gol che in attacco non arrivano, fanno pensare a una stagione che potrebbe rivelarsi a dir poco inquietante. Pensando anche ad alcune dirette concorrenti che si sono rafforzate, o a squadre come la Roma di Mourinho che hanno fatto una campagna acquisti degna di nota, non si può di certo stare sereni. In molti pensano che la dirigenza avrebbe dovuto e potuto fare di più.
Juventus, l’attacco di Damascelli
Tra questi il giornalista Tony Damascelli, che a Radio Radio analizza il precampionato della squadra: “Continuo a leggere nomi e cognomi, chiacchiere e distintivi. Mancano i soldi per comprare Paredes, devono uscire giocatori per comprarne altri. Altrimenti, si va avanti con i prestiti. Pogba rimane un punto interrogativo”.
“La Juventus – ha aggiunto dalle colonne de ‘Il Giornale’ – nella sciocca amichevole casalinga (sul prato della Continassa a porte chiuse!) contro l’Atletico di Madrid ha ribadito una grave involuzione tattica, tecnica a atletica, addirittura dileggiata tre volte da Morata e infine da Cunha. Gli spagnoli sono stati più reattivi, ordinati con un’idea di gioco fornita da Diego Simeone. Allegri si è inventato Bremer a sinistra, presentando Soulé al posto di Kean, punito per essersi presentato in ritardo, secondo usi e costumi”.
Poi l’affondo: “La Juventus non è un cantiere aperto, è un ospedale affollato ma soprattutto è alla ricerca di una identità smarrita, forse persa del tutto. La Juventus non ha gioco, non soltanto per le assenze importanti, non ha gioco e aspetta la soluzione episodica, il colpo di classe di uno dei suoi, preoccupa lo stato mentale, l’assenza di quel carattere cinico che da sempre l’ha contraddistinta. Allegri annuncia che la Juventus ha il dovere di vincere il campionato, Arrivabene e Cherubini hanno ricevuto l’input di non spendere, anzi di tagliare, delle due l’una: chi dice la verità e chi approfitta per scaricare ogni difficoltà sull’allenatore? Il tiro all’Allegri è uno sport facile e comodo ma nessuno può evitare di ricordare chi l’abbia scelto e chi lo stia gestendo, dunque Andrea Agnelli e con lui Pavel Nedved e ancora Maurizio Arrivabene con Federico Cherubini”.
“Giocatori non all’altezza, Juve raffazzonata”
La Juve preoccupa anche il giornalista Furio Focolari, che sempre su Radio Radio non ha avuto parole d’amore per la Vecchia Signora: “Questa non è la Juventus che conosciamo. Kostic è un buon calciatore, però ha 30 anni, ha giocato in Germania allo Stoccarda e all’Eintracht, ma è un giocatore di margine. La campagna acquisti della Juventus di quest’anno è quella di mettere toppe. Se Pogba ha quello che abbiamo letto sui giornali, con la terapia conservativa non migliorerà. Cosa ci fai con Depay? In difesa, se Bonucci si fa male è ne guai, mentre a centrocampo si aspetta la decisione della mamma di Rabiot. Credo che sia una Juventus raffazzonata, che non ha programmazione”.