Come sempre, Gennaro Gattuso quando parla non lo fa mai a caso e mai è banale: le sue parole sul Valencia, Arthur e non solo
Dopo le esperienze mai partite con Fiorentina e Tottenham, per motivi diametralmente opposti, Gennaro Gattuso ha finalmente trovato la società per ripartire, con il Valencia che ha puntato forte su di lui. ‘Ringhio’ è un personaggio che in ogni caso fa discutere e che quando parla lo fa senza peli sulla lingua. “Quando ho deciso di venire qui l’ho fatto a ragion veduta. Mi hanno detto dei problemi economici in assoluta trasparenza. E dei problemi d’ambiente con stampa e tifosi”, le parole di Gattuso.
L’ex allenatore del Napoli ha rilasciato una lunga intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, spiegando i motivi che lo hanno spinto a scegliere Valencia: la voglia di misurarsi con una sfida difficile in un calcio che sente vicino a lui. “Venire qui, con tutte le difficoltà del caso, a confrontarsi con una Liga così competitiva ha riacceso il mio fuoco interiore“, dice Rino. Gattuso parla anche della situazione del calcio in Italia e delle difficoltà legate soprattutto ai giovani e ai bambini. “La Serie A ha perso appeal ma è sempre affascinante e ora anche combattuta. Le tre favorite sono Juve, Milan e Inter più la Roma”, dice il tecnico del Valencia.
Valencia, Gattuso a ruota libera: “Arthur mi piace, ma…”
Poi il mister calabrese tesse le lodi di Ancelotti, definito ‘il più grande di tutti’ per diversi motivi. Soprattutto per la capacità di vincere e trovare la chiave giusta in quattro diverse generazioni di calcio e in tutti i suoi 30 anni di carriera, senza mai polemiche o parole negative intorno a lui. Infine si passa al commento del mercato e della pista Arthur, centrocampista della Juventus: “Certo che mi piace, ma non ce lo possiamo permettere, e allora è inutile girarci attorno o fare promesse che non si possono mantenere. Bisogna lavorare, poi lavorare e poi continuare a lavorare per trovare la nostra identità”.
E conclude: “Abbiamo preso Castillejo, Lino e Nico dal Barcellona. Abbiamo perso Guedes e speriamo di rimpiazzarlo, però qui c’è un controllo preciso in termini economici: il Barcellona domani inizia la Liga e deve ancora iscrivere vari giocatori, è inutile comprare qualcuno che non ti puoi permettere. Nel tunnel di Mestalla c’è una grande foto di Ranieri: mi piacerebbe stare qui un po’ di tempo e far qualcosa di buono. Economicamente siamo limitati, ma a entusiasmo e voglia di lavorare non ci batte nessuno. Il campo ci dirà dove possiamo arrivare”.