Accostato anche al Monza, Mauro Icardi non rientra nei piani del PSG di Galtier, ma il suo futuro è tutto da decifrare
Siamo arrivati alla metà di agosto, il tempo indicato da un bel po’ come quello decisivo per definire il futuro di Mauro Icardi. Lo strappo con il PSG è diventato ormai conclamato, le parole del tecnico dei francesi hanno segnato il solco che forse Icardi aspettava, anche per avere più forza nella trattativa. Una forza certificata anche dalle parole di Wanda Nara che ha sostanzialmente evidenziato come se si vuole mandare via un giocatore che è ancora sotto contratto servano i soldi (previsti dal contratto in essere) per farlo.
In qualche modo la trattativa può essere ufficialmente partita proprio prendendo lo spunto dalle parole di Galtier e dalla risposta della manager di Maurito: “Icardi è fuori dal progetto PSG, deve rendersene conto”: questo il messaggio senza appello dell’allenatore, un modo per dire definitivamente all’attaccante argentino di trovarsi una sistemazione altrove. Evidente, interpretando senza nemmeno troppa difficoltà la replica, che i due anni di contratto in essere a quasi 9 milioni a stagione, Icardi non abbia la minima intenzione di regalarli al club. Ecco, la trattativa per dirsi addo inizierà da qui.
E di tempo non ce ne è molto. Il mercato per Icardi ora sembra abbastanza ristretto. Lui aspettava d essere messo alla porta, come gioco forza è successo a poco più di due settimane dal gong del mercato, ora serve una squadra disposta a prenderlo passando per l’accordo – non semplice viste le premesse – tra il Psg e giocatore.
E’ altrettanto vero che l’interesse di separarsi dovrebbe a questo punto essere reciproco. Preme indubbiamente di più al PSG, ma se Icardi ha ancora il fuoco dell’ambizione dentro, dovrà pur misurarsi in un ambiente nuovo, dove potersi riscattare. In passato era il Wolverhampton, destinazione che non ha mai intricato l’attaccante argentino. Adriano Galliani ha voluto fare un passo indietro formale in riferimento al Monza, che pure aveva sondato Icardi cercando di capire se ci fossero margini per trattare riportandolo alle porte di Milano in un progetto nuovo. Qualcuno ha sussurrato – ma siamo a livello di congetture senza un fondamento di trattativa – che uno come Icardi, nella sua attuale situazione, sarebbe l’ideale per Mourinho, abile a tirar fuori lo spirito di rivalsa da chi deve riscattarsi. Il resto è tutto da vedere: qualche colpo potrà batterlo la Premier, forse la Bundesliga, anche la Liga, se il mercato delle punte vivrà scossoni in questi giorni.
Ad oggi una candidata non sembra esserci, ma la sensazione che possa spuntare c’è. La certezza è che da qui al 1° settembre Icardi e il Psg dovranno dirsi addio. La posizione presa dal tecnico dei francesi è stata troppo netta e se a fine mercato Icardi fosse ancora Parigi sarebbe probabilmente la prima delle sconfitte del nuovo corso del Psg.
Giorgio Alesse
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