Potrebbero cambiare gli scenari legati a Paul Pogba: nuove tempistiche per il ritorno in campo del francese
In casa Juventus continua a tenere banco la questione infortuni, con Angel Di Maria che potrebbe restare fuori per una ventina di giorni e complicare i piani di Massimiliano Allegri. Le buone notizie, però, potrebbero arrivare da Paul Pogba.
Il francese ha rimediato un infortunio al menisco nel corso della tournée americana, che ha costretto la società a farlo visitare da diversi specialisti. La decisione finale, presa dal giocatore in accordo con la società, è stata quella di non operarsi e di andare avanti con una terapia conservativa. Una scelta rischiosa, perché non risolve il problema in via definitiva, ma che permetterebbe al ‘Polpo’ di non perdere i Mondiali in Qatar. La decisione di Pogba ha fatto molto discutere nelle scorse settimane, ma ora tutto potrebbe cambiare.
Juventus, Pogba anticipa i tempi | Tra 10 giorni torna in campo
Secondo quanto riportato sull’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’, il recupero di Paul Pogba starebbe procedendo talmente bene che i tempi del suo ritorno in campo si ridurrebbero di molto. Tra 10 giorni, infatti, il francese potrebbe tornare a disposizione di Massimiliano Allegri in allenamento: l’obiettivo, a questo, punto potrebbe essere quello di averlo in campo per la prima gara di Champions League.
Buone notizie per il tecnico livornese, che già dovrà fare i conti con l’infortunio di Angel Di Maria e che resta in attesa di un rinforzo in mezzo al campo dal mercato. Il caso Rabiot, però, ha complicato i piani della Juventus e ora arrivare a Leandro Paredes sarebbe diventato più difficile del previsto. Avere prima a disposizione Paul Pogba, proprio per tutti questi motivi, potrebbe consentire ad Allegri di svoltare il centrocampo bianconero. La qualità del francese non è mai stata messa in discussione e, con lui in campo, tutta la squadra potrà beneficiarne. Insomma, il fatto che il ‘Polpo’ abbia già smaltito l’infiammazione al menisco e non senta più dolore è un’ottima notizia: ora servirà un test sul terreno di gioco per comprendere la tenuta del ginocchio.