Jose Mourinho ha parlato in conferenza stampa prima di Roma-Cremonese: le dichiarazioni su Belotti e il futuro di Zaniolo
La Roma si prepara all’esordio ufficiale in stagione allo Stadio Olimpico contro la Cremonese. Una sfida sulla carta scontata, ma guai a sottovalutare i grigiorossi. È il monito di Jose Mourinho nella conferenza stampa della vigilia: “Non la vedo come una squadra che lo scorso anno era in B, perché non gioca così. Ha una grande organizzazione e devo fare i complimenti all’allenatore. Sanno come vogliono giocare e come condizionare l’avversario. Hanno giocatori di qualità, soprattutto in attacco. Non vogliamo sentire che sarà una partita facile, lo rifiuto al 100%“.
Non solo, perché Jose Mourinho – oltre alle condizioni di Wijnaldum e Matic, che come confermato stanno molto bene – è stato interrogato ovviamente anche sul fattore mercato. E sul Gallo Belotti: “A Salerno non ho messo Matic e Wijnaldum solo per dare un segnale alla società. Però nessuno può pensare che Felix e Shomurodov siano al livello di Dybala, Abraham o Zaniolo. Quando non hai questo privilegio cerchi di fare con quello che hai in panchina e in quel momento avevo la qualità e l’esperienza di Matic e Wijnaldum. Mi piacerebbe avere un altro attaccante in rosa? Io non rispondo perché Pinto lo sa, io devo semplicemente aspettare con la speranza che si possa fare. E se non si potrà fare andremo avanti con quello che abbiamo. Belotti? Se è vero che vuole tanto venire alla Roma, mi piace molto questa cosa. Se viene non lo so, aspettiamo e vediamo”.
Non solo, perché Mourinho risponde anche sulla questione Zaniolo e la sua condizione fisica decisamente migliorata, essendo anche più leggero atleticamente. “Zaniolo sta molto bene. Fisicamente è agile e fresco e per un giocatore come lui non è facile resistere 90 minuti con quella intensità. Il primo merito è suo e solo dopo arriviamo noi dello staff, che lo alleniamo bene e lo motiviamo a lavorare fuori allenamento in modo specifico – dice Mourinho -. Mi piacerebbe tanto che restasse, oggi è importante per noi. Nel puzzle che abbiamo costruito nel cercare di far sposare bene i vari giocatori, per noi è molto più importante di quanto lo fosse prima. Che lui sia ancora qui è prima di tutto merito suo. Se resta alla Roma, la domanda sarà da fare a lui o al direttore Pinto”.
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