Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara contro la Fiorentina: commento su Ronaldo
Pareggio scialbo tra Fiorentina e Napoli. Il match del Franchi, valido per la terza giornata di Serie A, era il più atteso di questa domenica. Le squadre, però, non sono riuscite ad andare oltre lo 0-0, regalando poche emozioni.
Nel post partita, è intervenuto mister Luciano Spalletti ai microfoni di ‘Dazn’ rilasciando alcune dichiarazioni su diversi temi. A cominciare dallo scontro con il tifoso viola a fine gara: “Parliamo della partita. È quello che conta. Si sa che la panchina della Fiorentina offende dall’inizio alla fine della partita. Lo hanno fatto dall’inizio alla fine. Avevano dei bambini a due metri e continuavano a dire ‘La tua mamma’. Una roba incredibile. È sempre così dietro la panchina, i maleducati professionisti stanno sempre lì a offendere dietro la panchina”.
DUELLI PERSI: “Abbiamo giocato tantissime palle lunghe. Però Osimhen non riesce a gestire la palla addosso, in questo uno contro uno non riesce a trovare lo spazio. Loro fanno uomo contro uomo. Abbiamo perso diversi duelli e molti palloni”.
KVARATSKHELIA: “Ha fatto quello che può fare. Si è intestardito nel portare palla e ha subito un po’ di fisicità. Però il gol che ha sbagliato non si può sbagliare”.
POSIZIONI: “Cambia sicuramente qualcosa. Raspadori è entrato bene. Creava questo movimento che ci permetteva di trovarlo libero sulla trequarti. È stato sfortunato con un paio di conclusione. È bravo tra le linee a ricevere palla, la palla addosso non la soffre. Si girare velocemente”.
RONALDO: “Non ho tempo per pensare ad altre cose, perché si gioca spesso e ho una squadra ancora da far carburare. Nel secondo con i cambi non si è riusciti a dare l’impulso che volevamo. La società ci pensa? Il Napoli pensa a qualsiasi situazione riguardi i nostri calciatori. Da quando sono arrivato io sono tutti sul mercato. Sarebbe difficile non prendere in considerazione un’eventuale offerta”.
MERCATO: “Secondo me avete fatto male i conti. È andato via Petagna ed è venuto Simeone, è andato via Mertens ed è arrivato Raspadori. Non c’è Fabian Ruiz, perché fino ad ora non lo abbiamo potuto utilizzare, ed è arrivato Ndombele. Sono gli stessi uomini. C’è più lavoro da fare e probabilmente anche un po’ più di freschezza. Ma c’è da ritrovare il carattere e il blasone, la sicurezza di poter incidere. L’esperienza. Da un punto di vista mio di lavoro è qualcosa di stimolante”.
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