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PAGELLE e TABELLINO Juventus-Spezia 2-0: Miretti da applausi, Kean delude

Pagelle e tabellino di Juventus-Spezia, match dell’Allianz Stadium valevole per la quarta giornata del campionato di Serie A. Vlahovic e Milik consegnano i tre punti alla formazione di Allegri

La Juventus fatica a segnare e a chiudere il match contro lo Spezia dopo il vantaggio di Vlahovic, mettendo al sicuro il risultato solo nel recupero con il neo-entrato Milik.

Vlahovic decisivo ©LaPresse

Il serbo regala un’altra perla su punizione, prima del triplice fischio è invece il polacco con un preciso rasoterra a mettere in ghiaccio la partita. Bianconeri al piccolo trotto: Kean fischiato dal pubblico dell’Allianz Stadium, mentre Miretti è una piacevole conferma. Sicuro anche Bremer nelle retrovie. Lo Spezia non punge davanti, non basta la qualità di Kovalenko in mezzo al campo. Applausi per il nuovo acquisto Paredes, ma Allegri trema per l’infortunio alla caviglia di Szczesny.

Le pagelle di Juventus-Spezia: Vlahovic pennella, sicurezza Bremer

JUVENTUS

Szczesny 5,5 – Stava per combinarla grossa in uscita. Sulla stessa azione si fa male alla caviglia: rischia un lungo stop (43′ Perin 6 – Prende il posto dell’infortunato Szczesny: praticamente non viene mai chiamato in causa dallo Spezia).

Danilo 6 – Ordinaria amministrazione per il tuttofare di Allegri, tornato a destra dopo la gara da centrale con la Roma. Garanzia.

Gatti 6 – Esordio da titolare per il giovane difensore. Bada al sodo, cercando di non commettere errori.

Bremer 7 – Guida Bremer e chiude ogni varco alle punte dello Spezia. Tempestivo in un paio di circostanze nel primo tempo (85′ Alex Sandro SV).

De Sciglio 5,5 – Si limita a controllare il diretto avversario sulla corsia di competenza. Troppo poco: beccato dal pubblico per una conclusione sbilenca nel recupero.

Rabiot 6,5 – Altra prestazione positiva per il nazionale francese. Dà ossigeno alla manovra bianconera, strappando quando necessario per creare superiorità numerica sulla trequarti ospite.

Locatelli 5,5 – Non brillantissimo in fase d’impostazione, sbaglia qualche lettura di troppo. Con Paredes tornerà nel suo ruolo naturale di mezzala.

Miretti 7 – Cresce con lo scorrere dei minuti dopo una partenza lenta. Ci mette personalità e temperamento, sfiorando l’eurogol a inizio ripresa dopo dirompente azione personale. Nel finale piazza l’assist vincente per Milik: conferma importante per il baby canterano.

Cuadrado 5,5 – Non sgasa, faticando a saltare il diretto controllare. Ha vissuto decisamente serate migliori (54′ Kostic 6 – Prezioso nel tenere palla e allungare la squadra).

Vlahovic 7 – Affamato e mai domo, cerca in qualunque situazione di fare la differenza. Si ripete da fermo, ormai è uno specialista: parabola perfetta che indirizza il match in favore della squadra di Allegri. Indispensabile (85′ Milik 6,5 – Gli bastano sei minuti per bucare Dragowski e firmare il primo sigillo in maglia bianconera).

Kean 4,5 – Fa arrabbiare Allegri e i tifosi. Si intestardisce nella giocata personale, perdendo quasi sempre la sfera. Delude da titolare e va fuori a inizio ripresa beccandosi i fischi dell’Allianz (54′ Di Maria 6 – Rientra dopo l’infortunio: giocate d’alta scuola, una di queste manda in porta Danilo).

All. Allegri 6 – La Juve, come contro la Roma, passa subito in vantaggio con Vlahovic e anche questa volta fatica a chiudere i giochi. I bianconeri scherzano col fuoco al cospetto di uno Spezia tutt’altro che trascendentale, prima del bis firmato da Milik in pieno recupero. C’è ancora tanto da migliorare per Allegri: il nuovo acquisto Paredes darà sicuramente una mano importante in mezzo al campo.

L’esultanza di Vlahovic ©LaPresse

SPEZIA

Dragowski 6 – Nulla può sulla punizione telecomandata di Vlahovic e sul sinistro radente di Milik.

Hristov 5,5 – Kean fa la comparsa e gli agevola il compito, rischia grosso su Cuadrado.

Kiwior 5,5 – Vlahovic lo mette alle strette e deve arrendersi all’affamato numero 9 della Juve.

Nikolau 6 – Pulito sul piano difensivo, non viene sopraffatto da Cuadrado.

Holm 5,5 – Caparbio nel primo tempo, perde verve nel corso della gara (85′ Ellertsson SV).

Kovalenko 6,5 – Da qualità e imprevedibilità alla manovra dello Spezia. I compagni si affidano all’ucraino per far male ai bianconeri. Gotti lo toglie troppo presto (60′ Agudelo 5,5 – Ci prova ma non riesce a dare l’apporto sperato).

Bourabia 5,5 – Solo a tratti velocizza il gioco. In affanno col passare dei minuti (85′ Sanca SV).

Bastoni 6 – Prezioso soprattutto in fase d’interdizione (72′ Sala 5,5 – Non entra benissimo in partita).

Reca 5 – Non punge sulla corsia mancina. Danilo ha vita facile e nel finale si fa beffare da Miretti sul raddoppio bianconero.

Gyasi 6 – Generoso e sempre nel vivo del gioco. Gli manca l’ultima zampata, anche per merito di Bremer (60′ Strelec 5,5 – Servito poco dai compagni, ma anche lui ci mette del suo).

N’Zola 5 – Tanto movimento lungo tutto l’arco offensivo, senza però dare incisività negli ultimi sedici metri. Pecca in precisione.

All. Gotti 5,5 – Lo Spezia ha il merito di tenerla viva fino al 92′, approfittando di una Juventus al piccolo trotto. Meglio nel primo che nel secondo tempo, dove la squadra ligure non impensierisce praticamente mai Perin.

Arbitro: Colombo 6 – Non sempre vicinissimo all’azione, si perde qualche intervento falloso. Nel complesso comunque sufficiente.

TABELLINO

JUVENTUS-SPEZIA 2-0
9′ Vlahovic; 92′ Milik

Juventus (4-2-3-1): Szczesny (43′ Perin), Danilo, Gatti, Bremer (85′ Alex Sandro), De Sciglio; Rabiot, Locatelli; Miretti; Cuadrado (54′ Kostic), Vlahovic (85′ Milik), Kean (54′ Di Maria). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Fagioli, Zakaria, Mckennie, Soulé. Allenatore: Allegri

Spezia (3-5-2): Dragowski; Hristov, Kiwior, Nikolaou; Holm (85′ Ellertsson), Kovalenko (60′ Agudelo), Bourabia (Sanca), Bastoni (72′ Sala), Reca; Gyasi (60′ Strelec), Nzola. A disposizione: Zoet, Zovko, Beck, Caldara, Sher. Allenatore: Gotti

Arbitro: Colombo (sez. Como)
VAR: Nasca
Ammoniti: Bastoni (S), Holm (S), Alex Sandro (J)
Espulsi:
Note: recupero 3′ e 5′; spettatori 35.709 per un incasso di 1.981.347 euro

Giorgio Musso

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