Tommaso Baldanzi è una delle rivelazioni del campionato di Serie A: il giovane centrocampista dell’Empoli è già un nome caldo di mercato
Monteboro è il centro sportivo dove l’Empoli lavora e cresce anche i suoi giovani. Una sorta di miniera d’oro se andiamo a rispolverare tutti gli atleti che la società toscana ha proiettato nel sistema calcio facendoli passare per la sua prima squadra. Per gli addetti ai lavori non è stato affatto una sorpresa perché il suo nome era abbondantemente nei loro data base, ma quando Paolo Zanetti il 28 agosto ha deciso di buttarlo nella mischia contro il Lecce, in molti si sono stropicciati gli occhi: Tommaso Baldanzi, classe 2003, ha giocato quei 90 minuti da veterano alzando il velo del suo talento sul campionato di Serie A.
Gli è bastato poco per guadagnarsi la riconferma contro il Verona tre giorni dopo e ringraziare il suo allenatore con la rete (e che rete) con cui aveva momentaneamente sbloccato la partita. Poi l’infortunio alla coscia a oscurare quella gioia immensa per il primo gol in Serie A. Tornerà disponibile dopo la sosta. E Zanetti aggiunge che «tornerà più forte di prima».
Baldanzi è un trequartista al quale puoi far fare ogni ruolo del centrocampo: funziona benissimo da play e da interno, lo ha fatto durante il suo percorso nel settore giovanile. Ci sono quei ragazzi che hanno gli occhi da calciatori, gli leggi dentro un fuoco e una determinazione che si distinguono. Baldanzi è uno di questi ed è un ragazzo al quale il calcio ha aggiunto caratterialmente qualcosa che probabilmente gli mancava. Lo definiscono tutti un timido che con il pallone tra i piedi si trasforma e riesce a mettere dentro al campo sfrontatezza e determinazione, le qualità che assieme al suo indiscutibile talento lo rendono quel giocatore importante che in prospettiva tutti riescono a vedere.
C’è da dire che questa prospettiva comincia ad avvicinarsi molto di più a quanto un immediato futuro potrà dire e far vedere al calcio di questo ragazzo che l’Empoli ha inserito in prima squadra con l’intenzione di utilizzare questa stagione da apprendistato definitivo e vetrina. Servirà a convincere ancora di più chi il nome di Baldanzi e le sue qualità le ha già molto chiare. Per ora il 10 è sulle spalle di Bajrami anche se in Primavera è stata una prerogativa imprescindibile per il ragazzo prodigio che fa della libertà di azione la sua maniera di intendere il calcio creativo di cui è portavoce in campo. Piace alla Juventus, all’Inter, al Napoli, al Milan, alla Roma. Piacerebbe anche alla Fiorentina, ma prima ci saranno da ricostruire un po’ i rapporti incrinati sulla coda del mercato estivo appena concluso. Baldanzi aspetta e così fa l’Empoli: che le somme le tirerà a fine stagione, quando sarà più facile anche provare a farsi un’idea più precisa sul valore economico del ragazzo.
Non è difficile pensare che con la globalizzazione del calcio a livello giovanile e con la visibilità acquisita nelle nazionali baby da un paio d’anni, il nome di Baldanzi sarà anche gettonato in area Premier. Ancora non sono giunti segnali, ma le inglesi non danno preavviso: quando decidono si presentano e calano l’offerta, come è stato per Casadei. Certo, uno così verrebbe da dire che sarebbe meglio tenerselo stretto e vederlo giocare in Serie A.
Giorgio Alesse
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