L’operazione di Pogba ‘a scoppio ritardato’ crea non poche polemiche in casa Juventus, stoccate sul francese ma non solo
La Juventus esordisce stasera in Champions League contro il Psg, in una gara molto difficile. Bianconeri chiamati a una prestazione importante dopo un inizio di campionato non brillantissimo, ma con una vigilia segnata da brutte notizie per la situazione infortunati.
Il dietrofront di Paul Pogba con l’intervento chirurgico che di fatto lo farà rivedere con la maglia della Juventus nel 2023 fa discutere, e non poco. Juventus che stasera dovrà rinunciare anche a Di Maria, che non ha recuperato dal nuovo problema fisico accusato con la Fiorentina. Allegri, insomma, dovrà attendere molto per vedere la sua squadra al completo. Di sicuro, il tecnico livornese non ha preso bene l’allungamento dei tempi per il centrocampista francese, così come la dirigenza.
Juventus, caso Pogba: “Infortunio sospetto, ma se ci fosse stato Moggi…”
Il giornalista di ‘Sportmediaset’, Sandro Sabatini, in questa vicenda critica sia i piani alti del club, che lo stesso Pogba. “Se ci fossero stati due come Moggi e Giraudo nella dirigenza, la gestione del caso sarebbe stata decisamente più autoritaria – ha spiegato a ‘Radio Radio’ – Oggi è stato scelto un approccio diverso, con due pareri medici opposti, quello di operarsi subito e quello della terapia conservativa, alla fine la decisione sul suo corpo spetta al giocatore. Fossi nella Juventus, al consigliere medico di Pogba chiederei i danni: lo stipendio dei 40 giorni che ci hai fatto perdere, pagalo te”. C’è spazio poi, nell’analisi, per ciò che è successo prima, con una gestione a monte delle condizioni fisiche del giocatore che non convincono. “Secondo me, poi, il fatto che si sia fatto male dopo un paio di allenamenti e 45 minuti di sgambata da’ da pensare – prosegue Sabatini – Possibile sia venuto fuori per così poco un problema così grande? Non è che al menisco avesse problemi già da prima, che durante le visite magari si potevano intuire visto che veniva da due anni difficili?”. Il caso Pogba, insomma, lascia prevedere altri strascichi anche per il futuro.