Il medico che ha operato Pogba fa preoccupare la Juve: “La terapia conservativa non ha fatto altro che peggiorare la situazione, allungando i tempi di recupero”
La terapia conservativa non ha fatto altro che peggiorare la situazione, allungando i tempi di recupero del giocatore. Non usa messi termini Roberto Rossi, il chirurgo che lunedì ha operato Paul Pogba, specialista in ortopedia e traumatologia, primario all’ospedale Mauriziano di Torino, professore ordinario all’Università di Torino e consulente della Juventus.
In un’intervista a ‘TuttoSport’, ha infatti fatto il punto sulla situazione: “La lesione del menisco esterno era complessa perché il tessuto era frammentato. La terapia conservativa? Diciamo che – ha spiegato Rossi – non ha funzionato. Anzi, la lesione si è aggravata. In accordo anche con i medici della Juventus abbiamo indicato in otto settimane il tempo necessario affinché Pogba possa riaggregarsi alla squadra e tornare agli allenamenti in gruppo. Questo è il tempo stimato, poi occorre valutare le condizioni e le reazioni quando inizierà a forzare”.
Pogba verso la lunga riabilitazione
“Anche se avessimo voluto compiere una sutura del menisco rotto, non c’erano le condizioni per poterlo fare: non era più riparabile. Si è potuti intervenire soltanto con una meniscectomia – ha aggiunto il chirurgo -. Del resto, il giocatore era già stato visitato da due luminari del settore, una consulenza direttamente negli Stati Uniti e un’altra in Francia: in entrambi i casi i chirurghi avevano dato indicazione per un intervento”.
Adesso via alla riabilitazione. “Si comincia con attività a catena cinetica chiusa. Utilizzerà, cioè, la muscolatura che serve per il ginocchio ma lo farà a ginocchio esteso, non flettendo la gamba. Poi, in base alla reattività del ginocchio, se cioè avvertirà o meno dolore e se non ci saranno gonfiori, si passerà all’attività a catena cinetica aperta: si lavorerà sui muscoli che servono al ginocchio e potrà piegarlo. Sarà una procedura ovviamente più impattante. Poi si passa alla fase finale con la ripresa in campo. Il giocatore verrà valutato con cadenza settimanale. Pgoba è sereno, ha passato la notte in clinica, ed era molto carico, desideroso di iniziare quanto prima la riabilitazione”.
Arrivabene infastidito dal comportamento di Pogba
Ai microfoni di ‘Sky Sport’ anche Maurizio Arrivabene ha parlato della situazione di Pogba e del calciomercato estivo che si è appena concluso, dove i bianconeri hanno scelto di tenere e dunque di puntare su diversi giovani in rosa: “Non voglio creare polemiche. Le decisioni vengono prese insieme, non ci troviamo in una situazione ideale ne per noi ne per lui. Speriamo in un rapido rientro. Il Mondiale? A me interessa la Juventus. La questione non è il tempo perso, quando una persona deve farsi mettere i ferri addosso ci pensa due volte. Lui conosce la posizione del club, noi la sua. Ora bisogna girare pagina e andare avanti”.
L’amministratore delegato della Juventus, Maurizio Arrivabene, prima dell’esordio in Champions League contro il PSG parla anche del calciomercato estivo che si è appena concluso. In particolare si sofferma sui giovani che sono rimasti in rosa: “Non c’è stata mai l’intenzione di mettere i giovani sul mercato. Ovviamente se ci fossero state occasioni importanti per mandarli a giocare le avremmo sfruttate. L’obiettivo è di fargli fare esperienza con noi e gestire un capitale nostro”. Dunque una scelta della società di gestire i giovani presenti nella rosa e farli crescere, come Fabio Miretti, che nella rosa di Massimiliano Allegri si sta facendo largo.