Fabrizio Biasin ha parlato della situazione di casa Inter dopo la sconfitta contro il Bayern Monaco in Champions League
“Atteggiamento preoccupante, mi aspetto la dirigenza chiarisca la situazione interna allo spogliatoio. Non voglio pensare ad un avvicendamento in panchina”. Così in diretta a TV Play si è espresso Fabrizio Biasin. Il giornalista ha parlato alla luce della sconfitta dell’Inter in Champions League contro il Bayern Monaco. Una prova che ha visto i nerazzurri soccombere ai bavaresi per 0-2.
INTER-BAYERN MONACO – “La partita di ieri è stata brutta al di là del risultato. Non sono d’accordo con Inzaghi quando dice che abbiamo più o meno giocato le partite fatte contro Real Madrid e Liverpool lo scorso anno. Ero a San Siro e sembrava di vedere squadre di categorie diverse. Perdere col Bayern è normale, farlo in quella maniera un po’ meno. L’Inter non ha giocato una partita pessima, ma non ha giocato da squadra che deve reagire dopo il derby”.
PROBLEMI DI SPOGLIATOIO – “Nel momento in cui vieni da tre sconfitte sicuramente c’è malumore, si tratta di capire se è malumore da cattivi risultati o se è malumore nei confronti dell’allenatore, che sarebbe più preoccupante”.
ESONERO DI INZAGHI – “Mi aspetto che la dirigenza chiarisca la situazione interna allo spogliatoio. Non voglio pensare ad un avvicendamento in panchina. Un po’ perché l’Inter non se lo può permettere economicamente, ma poi perché non si cambia in corsa a meno che non sia una situazione irreversibile e non mi sembra al momento. L’Inter ha rinnovato il contratto di Inzaghi poco fa. In una società seria significa che si continua con Inzaghi. Da un punto di vista mediatico capisco che faccia comodo parlarne, ma all’interno di una società seria e organizzata non esiste cambiare ora. Non è una questione economica…è proprio l’idea di iniziare con un allenatore e non cambiare dopo un mese. Prima di dire prendiamo un altro ragioniamo su come si può risolvere questa situazione. All’epoca si è voluta la testa di Pioli e di Spalletti”.
DIFFICOLTA’ IN FASE OFFENSIVA – “Sono più preoccupato dalla fase difensiva, ma non è un problema di fasi, è un problema di insieme. Ieri a San Siro ho visto troppe brutte facce, ad un certo punto bisogna usare il bastone oltre che la carota”.
SU LUKAKU – “Sicuramente uno come Lukaku anche dal punto di vista della presenza ti da di più. Mi aspetto possa essere trascinante ma tutti devono far vedere di avere un certo tipo di peso. C’è troppa timidezza, non ammissibile per stare ad un certo tipo di livello”.
DICHIARAZIONI DI INZAGHI – “La comunicazione non è mai stato un suo punto forte. E’ andato bene perché ha fatto vedere sul campo, ma sulla comunicazione è spesso inciampato. Ieri è inciampato, ha detto cose che avevano poco senso, come la questione tra Handanovic e Onana. Per me l’alternanza non fa bene. A me va bene sia uno che l’altro, ma uno deve essere titolare e uno la riserva. In questo momento il portiere mi sembra l’ultimo dei problemi: il problema è ricompattarsi. Handanovic? Se il paragone è Maignan tutti sono molto indietro. In questi momento è il più forte. Se Leao passa in mezzo a cinque il problema non è solo di Handanovic, ma la squadra”.
PARAGONE TRA INZAGHI E CONTE – “Un anno fa dicevamo bravo Inzaghi che lasci libertà a differenza di Conte. Vale tutto…ora che l’Inter perde, Conte è il genio. A me non interessa la partita singola, voglio vedere dove si sta andando. Adesso non vedo direzione. Questo mi spaventa.”