Massimiliano Allegri presenta Juventus-Salernitana in conferenza stampa: le parole del tecnico bianconero
Massimiliano Allegri prende la parola in conferenza stampa prima della sfida contro la Salernitana. Dopo il ko contro il PSG, la Juventus è attesa all’Allianz da un match molto insidioso come sottolinea lo stesso tecnico bianconero. Che annuncia l’assenza di un titolare, chiarisce i tempi di rientro di Federico Chiesa e soprattutto si sfoga ancora una volta sul tema dei ‘bellini ma perdenti’.
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“È una partita post-Champions e quindi è insidiosa. La Salernitana, di quelle che lotta per non retrocedere è una delle migliori sia a livello di singoli che di collettivo. Nicola ha fatto un lavoro straordinario lo scorso anno e anche quest’anno hanno fatto un ottimo lavoro perché hanno preso giocatori fisici e tecnici. Dobbiamo fare una partita giusta, tosta, ci servono i tre punti”.
“Paredes? L’inserimento è buono, domani gioca. Locatelli ha un piccolo affaticamento e quindi domani non sarà a disposizione perché ieri si è fermato per cui non posso rischiarlo. Lo valuteremo. C’è ancora fuori pure Di Maria che mercoledì dovrebbe esserci. Chiesa si sta allenando in campo non con la squadra, poi i soliti Pogba, Kaio Jorge, Ake e Szczesny”.
“Dopo il 2-0 a Parigi abbiamo fatto una buona partita, ma la cosa che non mi piace è che dopo la partita di Parigi la Juventus è passata per una squadra che ha giocato bene dopo il 2-0 e siamo diventati anche simpatici. E questo non va bene, io sono molto arrabbiato. Bisogna essere antipatici, perché vuol dire che vinciamo. Altrimenti ci abituiamo a essere simpatici e bellini e perdenti. E questo non va bene. I ragazzi lo sanno, domani la partita va affrontata con la giusta serietà e senza presunzione. Ricreare i presupposti per vincere per far sì che si raggiungano gli obiettivi, ci vuole ben altro. Non bisogna essere né simpatici né bellini”.
“Danilo e Bremer devono riposare? La formazione non l’ho ancora decisa. La partita più importante è quella di domani, perché deve darci la spinta per affrontare il Benfica, che si prepara da sola. Domani è la partita più difficile e impegnativa, in Italia ci sono meno spazi. Col PSG ci sono state cose buone, ma sono più facili perché danno più spazi. Comunque domani bisogna portare a casa il risultato”.
“C’è grande voglia di lavorare e tornare a vincere. Non è facile. Ci mancano dei giocatori importanti, perché come numero saremmo di più e avrei fatto dei cambi. Ora non ci sono, bisogna arrivare al 13 novembre nelle condizioni migliori di classifica. E a gennaio poi inizia la stagione avendo recuperato tutti, ma non possiamo rovinare tutto in questo mese”.
Sulle parole di Elkann: “Il suo ottimismo sono anche lui e sono contento. Ma se togliamo Pogba, Di Maria e Chiesa, gli equivalenti, alle altre squadre… Noi dobbiamo essere contenti di quello che stiamo facendo con le prospettive che sono rosee. Ma non dobbiamo diventare simpatici e bellini altrimenti mi arrabbio molto“.
“Vlahovic? Noi cerchiamo di aiutarlo, lui sta migliorando. L’altro giorno qualcuno ha scritto che Haaland ha toccato gli stessi palloni di Vlahovic. Poi sono caratteristiche, Milik ha toccato 30 palloni a Firenze, lui raccorda il gioco e Vlahovic va in profondità. Ha fatto 4 gol, è un centravanti e deve fare quello. E lo fa bene. Tecnicamente a Parigi ha giocato meglio, pian piano migliorerà giocando strada facendo le varie sfumature. Come tutti. Migliorano i 35enni, figuriamoci i 22enni”.
La coppia Milik-Vlahovic riproponibile, magari non nel 3-5-2? “I numeri mi mandano al manicomio, è questione di caratteristiche. Magari quando smetterò diranno che ho ragione. Domani non so se giocheranno insieme, Milik non giocava da tanto. Speriamo di trovare la formazione giusta, non è detto che la indovini. Poi si decidono anche i cambi, che sono cinque. Con questo sistema è cambiato tutto, quelli che sono in panchina devono sentirsi titolari perché determinano le partite”.
“Mi rompono le scatole? Ci sono le critiche, sbagliando vedo le cose in modo diverso. Alleno la Juve, so che bisogna tornare a vincere. lavoriamo con passione per migliorare. Siamo solo all’inizio, anche io vorrei vedere che in 95 minuti non si prendessero gol, segnassimo e creassimo tanto. Ma poi giochiamo con le sagome e neanche con loro riesci a creare così tanto. Dobbiamo creare i presupposti di portare la Juve dove deve essere. Vincere è qualcosa di straordinario, dobbiamo tornare a farlo. Ce la metteremo tutta”.
“Martedì non ci doveva essere la gioia, ma la consapevolezza di aver fatto buone cose ma senza essere contenti perché non avevamo fatto risultato. Sono partite che ti ingannano, bisognava essere arrabbiati”.
“In alcune partite ci siamo fermati quando siamo andati in vantaggio come se la partita fosse finita, invece bisogna continuare a giocare e un gol non può bastare”.
“Tempi Chiesa? Spero di averlo prima della sosta del Mondiale. Come ho sempre detto, al 100% sarà a gennaio. Manca un mese, speriamo di averlo al più presto con la squadra”.
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