Pomeriggio di Serie A ricco di polemiche ed episodi arbitrali soprattutto a Lecce e Bologna. Le parole del presidente salentino Sticchi Damiani e del direttore viola Pradè
Lecce-Monza e Bologna-Fiorentina sono state le due gare del pomeriggio che maggiormente hanno attirato polemiche di natura arbitrale. In particolare nella sfida dei salentini ci sono stati due contatti di mano in area di rigore ospite che non sono stati poi tramutati in calcio di rigore e che hanno scatenato la rabbia del Lecce. A tal proposito a ‘Dazn’ è intervenuto il presidente Sticchi Damiani che ha detto la sua: “Parlo io perchè l’allenatore sarebbe stato disponibile ma il tema centrale di questa gara riguarda due episodi in cui ci sono due falli di mano lampanti tanto da non necessitare neanche del Var. Laddove è necessario l’aiuto del Var non può sbagliare. Siccome due anni fa venivamo da una retrocessione decretata da errori clamorosi al Var, vogliamo subito mettere le cose in chiaro”.
Sticchi Damiani ha quindi aggiunto: “Imponiamo ai nostri tesserati regole ed educazione nei confronti degli arbitri e di tutti, ma noi pretendiamo rispetto. Non esce bene da questa sfida lo spettacolo. Ai tifosi non sappiamo che spiegazioni dare. Tocco di Molina? Chi sta al Var non può non accorgersi di tutto questo. Per noi è un danno grave in una partita dominata che avremmo meritato di vincere. Due episodi col secondo ancora più inspiegabile del primo. Mi crea imbarazzo con la mia tifoseria. Ad ogni partita cerco sempre di giustificare l’operato di chi decide ma oggi non lo posso fare, mi sento di prendere in giro i tifosi. Ho voluto tenere i calciatori in disparte per non creare danni”.
Infine: “Sono molto contento della prestazioni della squadra. Abbiamo definitivamente intrapreso un percorso in cui potremmo dire la nostra per la salvezza. Dobbiamo fare un piccolo grande capolavoro ma mai come oggi mi sono reso conto che questa squadra può dire la sua. Se avessimo vinto, anche largamente non si sarebbe potuto dire niente”.
Polemiche anche in Bologna-Fiorentina: Pradè furioso
Polemiche forti anche da Bologna-Fiorentina, con il direttore Pradè che a ‘Dazn’ è stato chiarissimo: “Sono uno che parla pochissimo, quando mi si vede è perché devo dire delle cose. Siamo avvelenati, anzi il termine giusto è incazzati: perdere per una situazione così non va bene. Si vede benissimo il gomito sulla nuca del difensore. Non abbiamo capito nulla sul regolamento. È allucinante: hanno fatto tre minuti di var per Arnautovic e non vedi una situazione del genere!? Così non ci sta bene: chiediamo delle spiegazioni in maniera molto educata. Le società stanno tutte cercando di aiutare gli arbitri, ma così non va bene. Vorrei capire bene perché non l’ha fischiata, la sua interpretazione. Non lo capisco”.
ERRORI – “Non è una situazione, è un errore. Però bisognerebbe almeno ammetterlo: sbagliano i calciatori, sbagliano tutti. È errore, basta! Hanno valutato, in quei tre minuti, solo ed esclusivamente la situazione del fuorigioco. Qual è la spiegazione? Non esiste andare a cercare il termine giusto. Non esiste: è lampante, dal campo lo vedevi in maniera chiara. Lo vai a rivedere e sei sicuro al 100% che la rete verrà annullata. È vero che sotto l’aspetto tecnico dobbiamo essere più umili, controllare la partita, e queste sono situazioni nostri. Però come società devo assolutamente intervenire per quello che è successo. Vorrei venisse detto dal designatore che è stato fatto un errore arbitrale, perché abbiamo perso la partita”.