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Da Leao a Bonucci: il weekend nero del Var tra espulsioni e proteste

Il weekend nero del Var: tutti sotto processo. Al Lecce mancano due rigori, allo Stadium succede di tutto nel finale

Espulsioni, liti a bordo campo e grandi polemiche: il weekend della sesta giornata di Serie A verrà ricordato soprattutto per il gol finale annullato a Milik in Juventus-Salernitana per la questione Bonucci-Candreva ma anche Lecce-Monza e Bologna-Fiorentina non si sono fatte mancare nulla.

Rabbia a Lecce e a Bologna

Il Lecce è rabbioso, il match salvezza contro il Monza, infatti, terminato 1-1, viene macchiato dall’episodio che prende il sopravvento su tutto: il tocco di braccio di Molina in piena area non sanzionato dall’arbitro né riconosciuto come infrazione dal Var. Una situazione che avrebbe potuto cambiare l’inerzia e le sorti del match consegnando ai salentini tre punti pesanti per la rimonta in classifica. Le proteste arrivano però da una parte e dall’altra allo stadio Via del Mare: il Lecce reclama due rigori per altrettanti falli di mano. Il primo, appunto, al 72′ per un tocco di Molina in area che l’arbitro Pairetto non giudica falloso. Nel finale situazione simile, questa volta per presunto fallo di mano di Pablo Marì. Ma pure il tocco di Hjulmand meritava un approfondimento, non arrivato.

Lecce vs Monza © LaPresse
Lecce vs Monza © LaPresse

Anche al Dallara Var sotto accusa nel derby dell’Appennino, con Daniele Pradè furioso a fine partita per il 2-1 del Bologna: “Si vede benissimo il gomito di Karius sulla nuca di Quarta”. Nell’azione incriminata il giocatore rossoblù si libera vigorosamente dell’avversario per poi servire Arnautovic che insacca. “Siamo avvelenati. Perdere per una situazione così non va bene. Vorrei sapere perché non è stato fischiato quel fallo. Questo è un errore chiaro ed evidente e vorrei che venisse detto dal designatore che è stato commesso un errore” ha continuato il ds della Fiorentina.

Il caso Bonucci tra Juventus e Salernitana

Il caso che ha fatto più discutere è sicuramente quello tra Juventus e Salernitana e sulla posizione attiva o meno di Bonucci nell’azione del 3-2 di Milik. Il regolamento dice che “un calciatore in posizione di fuorigioco dev’essere punito anche quando contende il pallone all’avversario o tenta chiaramente di giocare il pallone che è vicino quando l’azione impatta sull’avversario”.

Bonucci © LaPresse
Bonucci © LaPresse

Per Marcenaro evidentemente il capitano bianconero “impatta sull’avversario” cercando – pur non riuscendoci – di colpire il pallone di testa. Il vero problema sorge, però, quando si considera l’immagine allargata: Candreva, rimasto nei pressi della bandierina, potrebbe tenere in gioco lo stesso Bonucci. Scriviamo “potrebbe” perché, al netto di linee tracciate amatorialmente in modo più o meno affidabile, non sono mai state mostrate le immagini ufficiali della Var: qui sta il vero cortocircuito. Secondo la Gazzetta dello Sport, la Lega ha fatto sapere che Var e arbitri hanno valutato considerando l’immagine allargata, quindi comprendendo Candreva nel calcolo della linea dell’ultimo difendente, ma – ribadiamo – manca comunque il frame ufficiale.

I casi dubbi del sabato

Un cartellino rosso trasformato in un’ammonizione grazie all’intervento del Var. È successo a Sanabria, al 51esimo di Inter-Torino. I granata, infatti, sul risultato di 0-0 e con poche occasioni per la squadra di Simone Inzaghi, hanno rischiato di restare in 10 per l’espulsione del proprio centravanti. L’attaccante del Torino salta con il gomito largo insieme a Calhanoglu sulla trequarti nerazzurra, il centrocampista turco cade a terra tenendosi il volto. L’arbitro Ayroldi è lì a due passi, fischia il fallo ed estrae subito il cartellino rosso all’indirizzo del centravanti paraguaiano. I granata si fiondano attorno ad Ayroldi per protestare. Il direttore di gara, intanto, viene richiamato al Var e dopo una veloce visione delle immagini al monitor, cambia idea. Così rientra in campo e fa dietrofront, sventolando il cartellino giallo all’indirizzo di Sanabria.

Inter © LaPresse
Inter © LaPresse

Gara tutto sommato in controllo per Santoro in Napoli e Spezia. Gotti si è lamentato per un presunto rigore dopo un’uscita di Meret su Kiwior, ma non sembra esserci imprudenza né vigoria, il contatto fra l’altro non appare così intenso e sembra più di gioco.

Leao © LaPresse
Leao © LaPresse

In Samp-Milan è successo un po’ di tutto: i blucerchiati, dopo l’espuslione si Leao, ci avevano messo appena dieci minuti per trovare il gol del pareggio con Djuricic. Dopo altri dieci giri di lancetta, però, il Milan è riuscito di nuovo a tornare in vantaggio grazie al gol di Giroud. Il caso che ovviamente ha fatto protestare i rossoneri è quello di Leao: già ammonito, cerca una rovesciata volante e centra involontariamente col piede il volto di Ferrari: secondo giallo e Milan in dieci. Uno shock per il Milan, che però riesce a risolverla nel finale.

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