La prestazione contro la Salernitana, e non solo, della Juventus non si può definire sufficiente. E stasera arriva il Benfica
Il 2-2 conquistato, in rimonta da 0-2, contro la Salernitana nel turno precedente del campionato di Serie A, ha lasciato tanta amarezza in casa Juventus. Non solo per le mille polemiche successive al gol del 3-2 annullato ad Arek Milik per un presunto fuorigioco di Leonardo Bonucci.
Le prestazioni della squadra di Massimiliano Allegri in questa primo spezzone di stagione non hanno mai convinto, se non per brevi periodi. Il primo tempo contro la Roma di José Mourinho e i secondi quarantacinque minuti in Champions contro il Paris Saint-Germain, si possono catalogare come le migliori. Ma questo non può bastare per una squadra rivoluzionata dal calciomercato, tra gennaio e giugno, con gli innesti di giocatori di altissimo livello come Paul Pogba, Angel Di Maria, Bremer, Leandro Paredes, Filip Kostic e, appunto Milik. E, soprattutto, che deve puntare a tornare a vincere, come detto anche dallo stesso Allegri nei mesi scorsi, dopo un’annata da ‘zeru tituli’ come quella precedente.
Serve necessariamente qualcosa in più, al netto di tutte le polemiche arbitrali. E servono anche i risultati, già da stasera contro il Benfica nella seconda giornata della fase a gironi della Champions League. La sconfitta patita contro il Psg lontano dalle mura amiche, e la vittoria dei lusitani contro il Maccabi Haifa, quasi obbliga i bianconeri ad ottenere la vittoria per evitare complicazioni in vista dell’obiettivo minimo, la qualificazione agli ottavi di finale della massima competizione europea per club.
È decisamente di questo avviso il giornalista Mario Mattioli che, ai microfoni di ‘Radio Radio‘, ha espresso il suo giudizio decisamente tranchant: “È una Juventus rimasta senza esempi da seguire e senza leader. È rimasto solo Bonucci dei tempi che furono, ma non era certo lui uno dei volti primari in tal senso. C’erano Buffon, Chiellini e ben altri come importanza prima di lui. Stasera con il Benfica bisognerà limitare i danni, se entrerà in campo con la mentalità che abbiamo visto nelle ultime partite si prenderanno schiaffi. Con la Roma e con la Salernitana si sono viste reazioni nervose e poco altro. Serve entrare in campo con altro spirito e consapevolezza per fare risultato”.
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