L’Inter torna dalla trasferta di Champions League con una vittoria, ma le critiche ai nerazzurri e a Simone Inzaghi non mancano
Parziale riscatto europeo per l’Inter, che dopo la sconfitta all’esordio in Champions League contro il Bayern Monaco, centra i primi tre punti nel girone passando in trasferta per 2-0 sul campo del Viktoria Plzen. Anche se il successo di ieri non è stato particolarmente esaltante per i nerazzurri.
Vittoria giunta contro un avversario abbondantemente alla portata, ma senza brillare più di tanto. Qualche sprazzo di buon gioco, ma la prestazione nel suo complesso non è stata da applausi e la convalescenza di questo difficile inizio di stagione per l’Inter prosegue. Gli uomini di Inzaghi, dopo aver rischiato grosso sabato scorso in campionato con il Torino, devono ancora crescere e si attendono altre risposte domenica contro un’Udinese in grandissima forma. Non sono mancate, anche con i tre punti in tasca, critiche all’allenatore e alla gestione da parte del tecnico nerazzurro del match nel suo insieme.
Inter, la vittoria non basta: Inzaghi ancora sulla graticola
Riprendendo le dichiarazioni di ieri sera a ‘Sky Sport’ da parte di Fabio Capello, che aveva contestato a Inzaghi un atteggiamento forse troppo attendista e prudente in alcune fasi della gara, che pure sembrava in controllo, segue la stessa linea Fernando Orsi, opinionista di ‘Radio Radio’, che spiega: “Come fai a rischiare di subire gol contro una squadra così inferiore tecnicamente e che addirittura si è trovata con un uomo in meno? In Italia abbiamo allenatori tatticamente molto preparati, ma c’è questo brutto vizio di provare a gestire la partita congelando il gioco e rinunciando a essere particolarmente propositivi e aggressivi. E’ un’Inter che ha vinto facendo il minimo sindacale. Ma in ottica qualificazione, il problema non è nemmeno il Barcellona prossimo avversario, ma l’Inter stessa. Non sappiamo che squadra si proporrà contro i blaugrana, occorrerebbe qualcosa di diverso”. Il doppio match con i catalani, ai primi di ottobre, sarà in effetti il probabile spartiacque del girone, per le chances di qualificazione agli ottavi. E servirà una Inter nella sua miglior versione.