ll presidente torna in Italia per questo momento cruciale dell’Inter: cosa dirà a Inzaghi
L’Inter è partita col freno a mano tirato, al rallentatore. Dopo il secondo posto, con parecchio rammarico, dell’anno scorso, ci si aspettava una partenza ben diversa dalla squadra di Inzaghi. I nerazzurri sono infatti rodati, hanno cambiato pochissimo e hanno allungato la rosa. L’unico vero cambiamento è stato l’addio – comunque pesante, ci mancherebbe – di Perisic e il ritorno di Lukaku che però è semplicemente stato via per qualche mese.
Logico e lecito quindi aspettarsi qualcosa in più dei 12 punti in 7 partite (settimo posto a -5 dalla vetta), ma soprattutto degli 11 gol subiti a fronte di 13 fatti. L’attacco funziona, è all’altezza delle prime, ma la difesa fa acqua. Skriniar, de Vrij e Bastoni sono partiti male, con il mercato spettro sempre presente pure verso il futuro e un possibile doppio addio a zero. Inzaghi ha già perso tre partite in campionato, una in meno di quante ne aveva perse in tutto il campionato scorso. Le critiche gli sono piovute addosso un po’ da ogni parte, anche e soprattutto per il gioco e per la gestione di rosa/formazioni titolari e sostituzioni. Un po’ tutto insomma.
La batosta di Udine ha contribuito a mettere in apprensione la dirigenza e l’allenatore, tutti vogliono e pretendono una svolta immediata già alla ripresa. Quando arriverà la Roma a ‘San Siro’. Serviranno subito dei segnali netti, un indizio tangibile che l’Inter abbia già cambiato rotta. Marotta nelle settimane scorse ha blindato Inzaghi pubblicamente, poi però c’è stato qualche altro scivolone (anche in Champions). Di confronti ce ne sono stati, ora lo stesso Steven Zhang è pronto a tornare in Italia. Come riporta ‘Il Corriere dello Sport’, il presidente sarà in tribuna a San Siro nei match contro Roma e Barcellona, in programma sabato 1 e martedì 4 ottobre.
In queste ore è a Los Angeles per motivi familiari, ma il rientro a Milano dovrebbe avvenire già nel weekend, anche se nel frattempo si tiene ben informato. Non è contento – scrive il quotidiano – di questo inizio stagione, ma è convinto che la situazione possa essere sistemata se il gruppo ritroverà sicurezza, gioco e continuità di rendimento. E, fondamentale, Zhang si fida ciecamente dagli uomini che compongono l’area tecnica e che hanno scelto Inzaghi. Marotta e Ausilio sostengono in pieno il mister piacentino, già domani saranno alla Pinetina per dargli il loro supporto e confrontarsi con lui. L’idea di un esonero non sarebbe assolutamente presa in considerazione. Sia per motivi economici (contratto di Inzaghi da 5,5 milioni più bonus fino al 2024), ma anche perché c’è fiducia nel progetto.
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