Paolo Maldini ha messo a segno un colpo dopo l’altro, portando in pochi mesi al Milan un patrimonio clamoroso
Se Atene piange, Sparta invece ride. Cambiando un po’ i connotati del proverbio, si arriva al paragone Inter e Milan, vicine di casa ma che vivono due momenti diametralmente opposti. Per quanto alla fine le differenze in termini di punti e di numeri siano ridotte. I rossoneri hanno 14 punti, i nerazzurri 12. I gol fatti sono 13 per entrambi, quelli subiti sono a vantaggio della squadra di Pioli, che ne ha presi tre in meno. E in sette partite fanno la differenza. Entrambe sono reduci da una sconfitta pesante, l’Inter per le modalità e il Milan per il risultato nonostante una partita ben giocata.
Proprio in questo stanno le differenze. Che i rossoneri si sono dimostrati squadra, compatti e con un’identità, un entusiasmo diversi, quest’ultimo dovuto anche a una Champions iniziata con 4 punti e un emozionante scontro col Chelsea alle porte. L’Inter in Europa è a 3, ma dopo aver perso col Bayern deve vedersela col Barcellona, tra le squadre più forti e in forma d’Europa (un solo gol subito in tutto il campionato). La sensazione intorno alla difesa dell’Inter è che si sia un po’ sgretolata, anche sotto i colpi del mercato passato e futuro, con due titolari su tre in scadenza. Quella del Milan è invece diventata un vero e proprio vanto, un patrimonio dal valore diventato altissimo.
Lo dicono i numeri, come sottolinea ‘La Gazzetta dello Sport’. La retroguardia rossonera è sintomatica del capolavoro di Maldini e Massara, lo scorso anno è stata la migliore del campionato con 31 gol subiti in 38 partite, come il Napoli. Il dt del Milan – tra il 2019 e il 2021 – ha puntato giocatori poco conosciuti o poco valorizzati, pagandoli poco e facendoli crescere tantissimo. Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori e Theo Hernandez sono costati poco più di 60 milioni e valgono più del triplo. Il simbolo è senza dubbio Kalulu, arrivato da svincolato senza presenze in prima squadra con il Lione, che ora vale almeno 30 milioni di euro. Lo stesso di Davide Calabria, pagato ovviamente zero in quanto cresciuto nel settore giovanile e ora in trattativa per il rinnovo fino al 2025. E siamo già a 60.
Poi Tomori e Theo Hernandez, che erano seconde scelte poco considerate di Chelsea e Real Madrid. Entrambi si sono presi la loro enorme ribalta, diventando due dei difensori più forti della Serie A, con il francese tra i terzini migliori in Europa. Loro hanno già rinnovato, anche perché adesso valgono una fortuna: per la rosea Tomori si attesta sui 50 milioni (costato 29), Theo almeno 60 (arrivato a circa 20). E poi il fiore all’occhiello di Mike Maignan: preso a 14 milioni dopo Donnarumma, ora ne vale almeno il triplo (tradotto almeno 42) ed è il miglior portiere della Serie A. E il totale della difesa titolare rossonera, con queste valutazioni, ammonta a circa 220 milioni. Più o meno 160 milioni in più di quanto l’ha pagata Maldini. Aspettando Thiaw.
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