La recente esclusione dalla sfida contro il Monza e le critiche degli ultras al capitano Bonucci continuano a far discutere
La Juventus, è sotto gli occhi di tutti, vive un momento che definire complicato è riduttivo. La goccia che ha fatto traboccare (quasi) il vaso è la sconfitta patita in Champions League contro il Benfica, la seconda consecutiva nella fase a gironi, cosa mai accaduta nella lunga e gloriosa storia della società bianconera.
Da quel momento, qualcosa pare essersi rotto irrimediabilmente tra l’allenatore Massimiliano Allegri, la squadra, la dirigenza e i tifosi. Ad acuire questa difficilissima situazione ci hanno pensato il cartellino rosso guadagnato da Angel Di Maria per un fallo di reazione su Izzo nella partita contro il Monza e la sconfitta patita proprio contro i brianzoli, guidati da un esordiente assoluto in Serie A come Raffaele Palladino, ex giocatore proprio della Juventus.
E si continua a parlare di un possibile esonero di Allegri, nonostante un contratto lungo, fino al 30 giugno 2025, e molto oneroso, da 9 milioni di euro netti a stagione bonus compresi. Il nome che rimbalza di più, come soluzione ponte fino a fine stagione, è quello di Paolo Montero, già nei ranghi del club piemontese come allenatore della squadra Primavera. Ma circolano anche con insistenza quelli di Zinedine Zidane, Thomas Tuchel, Mauricio Pochettino, Paulo Sousa, tutti senza una panchina, e, dulcis in fundo, Antonio Conte per aprire un nuovo ciclo alla fine della stagione in corso. Nel mentre, la dirigenza continua a ribadire la fiducia ad Allegri, ma sarà il campo a dare il verdetto definitivo. Anche per alcuni giocatori, uno di questi decisamente rappresentativo: Leonardo Bonucci.
Bonucci, 35 anni, ha ereditato la fascia di capitano da Giorgio Chiellini, trasferitosi in Major League Soccer. L’inizio di stagione, anche per, lui, è stato insufficiente e l’ultima esclusione, di natura tecnica, contro il Monza da parte di Allegri ha fatto pensare anche a qualche nuovo problema tra i due, dopo il memorabile sgabello di Porto. A riguardo non ci sono conferme, o smentite, ma c’è di certo il durissimo comunicato della Curva Sud bianconera che, senza mezzi termini, ha contestato duramente Bonucci. “Stiamo assistendo a scene che non comprendiamo e fanno sorridere, o meglio SCENE RIDICOLE ideate da chi si erge a leader ma si comporta da vittima sacrificale. Bonucci non è MAI STATO UN LEADER E MAI LO SARÀ: né all’Inter né al Treviso né al Pisa né al Bari né al Milan né tanto meno alla Juventus“.
Parole pesantissime che, sicuramente, palesano ulteriormente lo scollamento in atto alla Juventus tra tutte le parti. A prescindere da questo, però, c’è da pensare anche al post Bonucci in maniera concreta. E, in quest’ottica, potrebbe tornare di moda nell’estate prossima un calciatore già trattato dalla dirigenza nella scorsa sessione di calciomercato. Stiamo parlando di Pau Torres, 25enne difensore centrale del Villarreal di piede sinistro, quello che manca alla retroguardia della Juve. Si era pensato a lui come post de Ligt, prima di concentrare tutte le attenzioni su Bremer. Ma il suo nome può tornare di moda nel 2023, quando mancherà un solo anno alla naturale scadenza del contratto. E le pretese del ‘Submarino Amarillo’ potrebbero calare dai 50 milioni di euro chiesti pochi mesi fa, forti anche di una clausola rescissoria pari a 65 milioni. Intanto, c’è da raddrizzare una stagione partita male, ma la Juventus dovrà necessariamente guardarsi intorno per rinforzare la difesa. Con o senza Bonucci.
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