Il focus sul futuro della panchina della Juventus, Via Allegri, ecco le soluzioni che può cogliere la dirigenza bianconera
La questione Allegri è un tema aperto in casa Juventus. Una finestra che alimenta scenari nuovi sul futuro: se prossimo o a giugno dipenderà da un fatto, ovvero se dovessero precipitare male le cose. Diversamente un’idea che sta prendendo corpo in casa Juve – qualora ci pensasse lo stesso Max a mettere le cose almeno meglio ti quanto non stiano ora – è quella di aspettare. E qualora si dovesse invece cambiare ora (magari alla sosta Mondiale) fare una scelta non definitiva da subito. Utilizzare un candidato ponte e guardare a giugno per rifondare.
Linee certe non ce ne sono, dibattito interno ce ne è tanto. Il primo nome che potrebbe entrare senza nemmeno dover troppo aspettare (se Allegri chiudesse a breve il rapporto, è un ds a cui cominciare ad affidare la rifondazione: Gianluca Petrachi, al di là del suo passato, al di là di quella scelta di far causa alla Roma certamente non popolare all’interno di qualsiasi ambiente professionale. Presto (a gennaio?) o a fine stagione (a giugno), Petrachi potrebbe essere la prima pietra del nuovo corso. Magari facendo salire Montero dalla Primavera per chiudere la stagione.
E poi? Ecco che la finestra sul futuro lascia spazio al profilarsi di uno scenario rivoluzionario. Il nome altisonante? Tuchel, Zidane? Da non scartare a priori. Ma il respiro nuovo guarda in una direzione diversa. Quella del laboratorio importante, del calcio sostenibile, per esempio con Gasperini – candidato non casuale – accanto all’ex ds di Toro e Roma.
Non dimentichiamoci che proprio all’inizio della sua esperienza con il club giallorosso Petrachi andò a cercare il tecnico dell’Atalanta. Riportarlo alla Juventus, dove iniziò il suo percorso vincendo con l Primavera, sarebbe una idea percorribile. Tanto più che questo Gasperini non sembra così indivisibile dalla nuova Atalanta. Va detto, comunque, che stando a Calciomercato.it ora non si registrano movimenti verso questa possibile soluzione.
Più facile, plausibile lui che non Igor Tudor, il quale alla Juve è stato da secondo di Pirlo, poi è parso come destinato nel futuro a tornare “a casa”, ma ora è all’Olympique Marsiglia e salvo cataclismi (oddio, una c’era stato ad avventura appena iniziata) resterà in Francia. Ma è un altro nome. Si è parlato anche di una sintonia ideale mai maturata fino al compimento con Diego Pablo Simeone. Non con Petrachi, però. Il ds salentino aprirebbe una strada nuova, diversa.
Ed è il motivo per cui, riprendendo la strada di un altro big sulla panchina bianconera, ecco che l’unico candidato sensato potrebbe essere Antonio Conte di ritorno. I perché non bisogna starli troppo a spiegare: l’amicizia tra il tecnico del Tottenham e Petrachi è datata, nota, non è un caso che si sia parlato anche di Conte possibile allenatore della Roma quando a Trigoria era arrivato Petrachi. La Juventus sarebbe l’occasione per lavorare davvero insieme, per la prima volta.
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