Il summit in cantiere in casa Inter tra Inzaghi e la dirigenza accende i riflettori sulla posizione dell’allenatore: il ‘piano’ di Marotta
Un inizio di stagione fatto di alti e bassi, con un rendimento altalenante a dir poco: 5 vittorie e 4 sconfitte in 9 gare ufficiali. L’Inter è arrivata alla prima pausa stagionale in una situazione diversa da quella immaginata, soprattutto in campionato, dove sono già in archivio tre sconfitte, quando in tutta la scorsa annata erano state quattro.
Inevitabile che finisca in discussione Simone Inzaghi, che per ora non riesce a far rendere la squadra come nei migliori momenti della passata annata. Qualche scelta sbagliata a livello tecnico e tattico non ha convinto, un altro motivo di riflessione è il nervosismo che pare respirarsi in squadra. Ecco perché la dirigenza interista avrebbe in mente un incontro con l’allenatore, che potrebbe avvenire già nelle prossime ore. Un incontro in cui provare a capire le ragioni di un momento così delicato, ribadendo comunque la fiducia all’allenatore. Anche se emergono alcune perplessità sulle modalità.
Inter, il summit della discordia con Inzaghi: “La società si è messa al riparo e non lo rafforza”
Sandro Sabatini, giornalista di ‘Sportmediaset’, intervenendo a ‘Radio Radio’ solleva dei dubbi sulle indiscrezioni circolate e sull’atteggiamento della dirigenza interista: “Sono notizie che arrivano direttamente da Marotta, se filtra sui giornali è perché lui vuole che si sappia – spiega – Allora io mi chiedo, è giusto che si sappia che la fiducia non è illimitata per Inzaghi? E’ giusto che si dica in prima pagina che l’allenatore è a rischio di essere sostituito? Non so mica se questo ne rafforza la posizione, anzi. Quest’anno Inzaghi è già di suo meno tranquillo e lo si vede chiaramente da queste prime gare. E la gestione della società di certe situazioni non lo aiuta, vedi il futuro di Skriniar. Se poi nel club hanno effettivamente la percezione che lo scorso anno sia stato buttato uno scudetto e se la fiducia in lui non è totale, allora Inzaghi dovevano cambiarlo subito. In questa condizione, un allenatore non è sicuramente al 100 per cento delle sue possibilità e può venire messo in discussione in ogni partita, ad ogni allenamento, ad ogni conferenza stampa. Mentre la società si è messa così al riparo dalle critiche, sposando la linea dei tifosi”.