L’avvio a fasi alterne dell’Inter non ha soddisfatto fin qui i tifosi che hanno aspramente criticato Simone Inzaghi. La società però è con l’allenatore anche nelle parole di Javier Zanetti
Ci si aspettava certamente di più dall’avvio di stagione dell’Inter, che ha già rimediato ben 4 ko in nove gare ufficiali disputate sull’asse campionato-Champions League. I nerazzurri hanno manifestato una eccessiva fragilità nei momenti di difficoltà, sciogliendosi troppo facilmente soprattutto nelle partite perse in campionato contro Lazio, Milan e Udinese. Proprio la più recente debacle in terra friulana ha scatenato nuovamente le ire dei tifosi a cavallo di una sosta utilissima per riordinare le idee e ricompattare la squadra, al netto dei nazionali, in vista di una ripresa complessa contro la Roma dell’ex Mourinho.
Sul banco degli imputati per questa mini crisi iniziale ci è finito in particolare Simone Inzaghi, andato in confusione soprattutto in casa dell’Udinese, con una gestione articolata che non è piaciuta ai tifosi.
Calciomercato Inter, Zanetti su Inzaghi: “I problemi sono di tutti”
Inzaghi ha però incassato la fiducia della società che punta ancora sul proprio allenatore per uscire dalla situazione attuale e guardare con ottimismo al futuro. Del periodo negativo dell’Inter ha anche parlato a Trento, ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, il vicepresidente Javier Zanetti: “I problemi sono di tutti, non solo dell’allenatore. L’inizio di stagione non è stato quello ci aspettavamo. Ma dietro ci vedo sempre un’opportunità. Tutti dobbiamo dare qualcosa in più, essere più responsabili. Nulla è compromesso, dipende solo da noi. La squadra deve essere resiliente. Ha presente la vittoria col Torino? Vuol dire che i valori ci sono. E il gruppo è unito”.
Lo stesso Zanetti ha proseguito con la fiducia in Simone Inzaghi: “Rischia? No, non è nel mirino, non è giusto neppure che ci si senta. Il problema è di tutti. Ora serve personalità, per tirarsi fuori da questa situazione. Servono i fatti, però Inzaghi non si senta solo. Ho già vissuto situazioni simili da calciatore, anche durante l’anno del Triplete. È nei momenti difficili che una squadra diventa forte. Quella squadra vinse la Champions proprio perché aveva rischiato di uscire nel girone. Fu un segnale”.