Inter-Barcellona è sempre più vicina ed è scattato l’allarme per un infortunio che terrà per il big per diverso tempo lontano dai campi. Le ultime sull’operazione
Il calcio, purtroppo, è anche questo. Non si può mai cantare vittoria in senso assoluto e aspettarsi stabilità, perché l’imprevisto può essere sempre dietro l’angolo.
Ed è questo che sta succedendo, anzi è successo, a Ronald Araujo. Parliamo del difensore del Barcellona e dell’Uruguay, un calciatori di grandi qualità e prospettive. Il centrale ha un fisico poderoso, abbinato a grande esplosività e talento, in pieno stile blaugrana. È per questo che si sta ritagliando uno spazio importante, nonostante i soli 23 anni di età che comunque sono pochi per un ruolo così delicato e in cui solitamente l’esperienza ha la meglio. Quindi, tutto a gonfie vele, anche in ottica Uruguay alle porte di un Mondiale storico e in cui avrebbe detto la sua anche di fronte ai migliori attaccanti in circolazione. E, invece, probabilmente non sarà così e c’è anche l’Inter di mezzo, visto che, molto prima, è prevista la super sfida di Champions League tra i nerazzurri e il Barcellona, che si configura già come uno scontro decisivo per la Beneamata per alimentare le speranze di qualificazione, tenendo conto del ko interno contro il Bayern Monaco.
Il confronto tra Inter e Barcellona è in programma il 4 ottobre e Araujo non ci sarà. Il problema che ha accusato il difensore, e su cui vi abbiamo aggiornati anche nelle ultime ore, è un infortunio all’adduttore lungo della coscia destra e non è così semplice da risolvere. Infatti, secondo il ‘Mundo Deportivo’, domani avverrà un vertice medico in cui si deciderà come procedere per curare il problema del centrale. Le strade sono due e anche se l’infortunio è completamente diverso potrebbe ricordare la situazione di Paul Pogba. Per Araujo si potrebbe optare per la terapia conservativa o per l’operazione. Inizialmente la decisione sarebbe dovuta arrivare già oggi ma si è deciso di aspettare 24 ore in più, in modo da valutare con uno stato infiammatorio un po’ più basso. Araujo vuole sentire il parere dei medici del Barcellona prima di decidere, ma il discorso è piuttosto pratico: la terapia conservativa consente un recupero più veloce, ma più rischioso. E il Mondiale ormai è alle porte.
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