Al Social Football Summit 2022 si è parlato anche di modello MLS con il presidente della Spal e il noto agente Fifa
Negli ultimi anni nel mondo del calcio ha avuto crescente importanza il mercato americano, inteso come MLS, quindi Stati Uniti e Canada. Negli USA sono finiti alcuni dei campioni più importanti delle ultime stagioni, basti pensare alle novità di Chiellini e Bale, anni dopo gente come Pirlo e Del Piero. E ora anche il Canada, famoso e seguito anche grazie agli arrivi di Criscito, Bernardeschi e Insigne.
Regista di queste operazioni è stato il noto agente Fifa Andrea D’Amico, che è diventato uno dei maggiori fautori del calcio nordamericano, con il presidente della Spal Joe Tacopina in collegamento: “Da americano Tacopina compra in Italia, viene qui e incontra club in fallimento, che sono il sintomo del sistema calcio in Italia. In 33 anni che faccio questo lavoro i club sono falliti tutti. Ogni periodo ha evoluzioni sportive, economiche e sociali, stare al passo con queste evoluzioni vuol dire creare un modello sostenibile. Elliott ha preso il Milan in una situazione difficile, ma lo stesso Thohir se ci fosse stato un modello sostenibile non avrebbe comprato l’Inter o o il prezzo sarebbe stato altissimo. Ci sono club che giocano ma che hanno centinaia di milioni di debito e lo sanno tutti. Lo scorso anno la situazione Salernitana, prima ancora il Parma”.
D’Amico: “Proprietà straniere in Serie A perché il nostro sistema non funziona. E la B non sia fallimento”
D’Amico non ha dubbi: “Il nostro sistema non è più al passo coi tempi. Ok le favole, ma pensate al Carpi, al Chievo che non riuscendo a tornare in A è fallito, al Novara. Il Verona viene da 3-4 anni importanti, ma è obbligato a vendere i giocatori che fanno bene. Bisogna distribuire le risorse in maniera diversa, tornare a una Serie A in cui le società si dividevano le risorse. E la Serie B non deve essere vista come un fallimento, ma gli vanno dati dei soldi. I playout di B sono interessanti sì, ma è lotta per la sopravvivenza perché sanno che se retrocedono in C è finito tutto”.
In collegamento c’era anche il presidente della Spal Joe Tacopina insieme al Senior Director Business Development dell’Inter Miami: “La MLS non sarà mai la Serie A o la Bundesliga, se la MLS ha possibilità di avere infrastrutture o qualità di gioco migliori di alcuni anni fa e si posiziona in slot orari dove non c’è competizione non NBA, NFL o calcio europeo. Allora sì che dai un valore aggiunto ai ‘locali’, è la chiave di volta. Ci vuole umiltà e la capacità di sapere chi siamo, non essere presuntuosi. La MLS ha cercato di fare una lega equilibrata”.