Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, la Juventus torna in campo e sfida il Bologna del nuovo allenatore Thiago Motta
La crisi della Juventus è stata certificata dall’ultima sconfitta patita in casa del Monza dell’esordiente allenatore Raffaele Palladino nel turno che ha preceduto la pausa per gli impegni delle Nazionali.
I risultati non arrivano, anzi. E, al secondo anno sulla panchina della Juventus dopo il ritorno, Massimiliano Allegri è sempre più sulla graticola. Almeno per quanto riguarda l’opinione di tifosi e addetti ai lavori, visto che la società bianconera lo ha confermato alla guida della squadra nonostante un inizio di stagione decisamente disastroso. Se a questo, si aggiungono i numerosi infortuni e lo scarso apporto di alcuni giocatori chiave come Angel Di Maria, squalificato per due turni dopo il rosso rimediato a Monza per fallo di reazione, e Dusan Vlahovic, ecco che la situazione si complica ancora di più.
In questi giorni di pausa, ci si è interrogati molto sulla possibile via d’uscita da prendere da parte della Juventus per tirarsi fuori da questo pantano, fermo restando che la qualificazione agli ottavi della Champions League è un miraggio difficilmente raggiungibile. Dunque, ad ottobre il primo obiettivo stagionale potrebbe già fallire. A parte questo, però, si nota una mancanza di leadership all’interno della rosa e viene chiesto qualcosa di più ai calciatori più rappresentativi, in particolare al capitano Leonardo Bonucci, colpito da un duro comunicato degli ultras bianconeri nei giorni scorsi.
E proprio su questo argomento è intervenuto il giornalista Tony Damascelli sulle frequenze di ‘Radio Radio’: “Bonucci è più esibizione che altro. Chiaramente, ha esperienza e con la Nazionale ha giocato con grande personalità queste due partite di Nations League, bisogna dirlo. Per me, la Juventus deve prenderla in mano Allegri, è lui il responsabile tecnico. All’interno della Juve, in questo momento, sapete chi è il capo popolo? Pinsoglio. Conta come contava Storari“.
Questo il parere, invece, di Massimo Franchi, giornalista, che si concentra su Dusan Vlahovic: “È la delusione più profonda. Alla Fiorentina era capocannoniere del campionato, mentre alla Juventus, a parte un inizio alla Piatek, è stato poco decisivo. Contro il Benfica, è stato annullato da un 18enne come Antonio Silva. Sbaglia gli stop, ha l’ansia da prestazione. E la maglia della Nazionale serba non pesa quanto quella della Juve. Se Milinkovic-Savic l’avesse preso la Juve, giocherebbe male anche lui”. Adesso, parola al campo, l’unico giudice supremo.
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