Dopo il brutto ko del suo Portogallo contro la Spagna di Luis Enrique in Nations League, è bufera su Ronaldo: altro gesto che fa discutere
Sempre più complicato il periodo che sta attraversando Cristiano Ronaldo in questa fase finale della sua carriera. In Premier ha perso il posto da titolare con il Manchester United: Erik ten Hag lo ha utilizzato finora dal primo minuto soltanto in Europa League, la competizione che CR7 non voleva giocare.
Difatti, il suo potente agente Jorge Mendes si è attivato durante l’ultima sessione di calciomercato, cercando una squadra che permettesse al proprio assistito di disputare un altro anno l’amata Champions. Niente da fare: nessun top club si è concretamente interessato alla superstar di Madeira e altre piste minori, come Napoli o Milan, si sono tramutate inesorabilmente in un nulla di fatto. Il tecnico olandese dei ‘Red Devils’ intende comunque fare ancora affidamente sull’attaccante classe ’85 (compirà 38 anni il prossimo 5 febbraio), ma certamente non lo vede come una figura centrale nel progetto.
E ciò causa non poca frustrazione in Ronaldo, che sente di rimanere uno dei migliori in circolazione nonostante l’età avanzata. Anche in Nazionale, però, le cose non stanno andando per il meglio, anzi. Nella serata di ieri il Portogallo si è reso protagonista in negativo di una deludente sconfitta di misura in Nations League, subita per mano della Spagna di Luis Enrique.
Ronaldo nella bufera: il gesto dopo Portogallo-Spagna
Decisivo il gol messo a segno da Alvaro Morata, che ha regalato a ‘La Furia Roja’ l’accesso alle Final Four. Prova assolutamebte da dimenticare per Ronaldo: l’ex Real Madrid e Juventus ha fallito diverse occasioni da rete, non riuscendo a trascinare la squadra nel momento di difficoltà. E non è tutto, perché – dopo il fischio finale – il campione si è diretto verso gli spogliatoi scuotendo la testa e lanciando in aria la fascia da capitano.
Un gesto che si era già verificato più di una volta in passato e ha contribuito a generare numerose critiche da parte della stampa. “È indifendibile che abbia giocatore l’intera partita. Gli mancano ritmo, fiducia, velocità e competizione. Se l’idea è quella di difendere l’immagine del giocatore, il risultato è esattamente l’opposto“, ha scritto il giornalista di ‘A Bola’ Vitor Serpa. Il declino di CR7, dunque, colpisce anche il Portogallo e non è da escludere che il rapporto possa incrinarsi ulteriormente nei mesi a venire. Di recente, nel corso di un evento, il calciatore ha reso nota la propria volontà di disputare non solo i Mondiali in Qatar, ma pure gli Europei nel 2024. Un annuncio sul quale la Federazione portoghese ora, presumibilmente, rifletterà in maniera profonda.