Il francese si confessa: “Quando sono andato via i tifosi sono stati molto riconoscenti. Non ho mai sentito un amore così grande, neanche al Manchester”
“E’ il mio cuore che ha fatto la scelta. Forse era anche il momento giusto per tornare, per ritrovarci e provare a riprenderci il posto che ci spetta, a me e alla Juventus. Soprattutto per tornare a vincere”. Pensieri e parole di Paul Pogba a ‘GQ Italia’.
A causa dell’infortunio e della successiva operazione al ginocchio, fin qui il centrocampista francese non è mai sceso in campo. Probabilmente lo farà a gennaio 2023, anche se alla Continassa sperano sempre in un recupero più veloce, già in tempo per la sfida di Champions contro il Benfica del 25 ottobre. “Gli ultimi tre anni al Manchester United, condizionati anche dagli infortuni, non sono andati come volevo. Ho pensato che se a questo aggiungevamo il fatto che anche la Juve arriva da due anni in cui non ha vinto lo scudetto, era una bella sfida per entrambi”, ha aggiunto Pogba sempre a proposito del suo riapprodo in bianconero, per cui è stato importante il rapporto con Allegri: “Sì, bello e onesto. Lui mi conosce e mi ha sempre spinto quando eravamo qua insieme. Anche quand’ero a Manchester siamo rimasti in contatto e abbiamo parlato molto”.
Solido e forte è anche il rapporto tra Pogba e i tifosi: “Quando sono andato via sono stati molto riconoscenti. Non ho mai sentito un amore così grande, neanche al Manchester”. Ora il transalpino si sente un giocatore ‘maturo’: “Mi guardo e penso che sono diventato come questi giocatori, come Pirlo, come Buffon, come Chiellini. E ora tocca a me fare alla Juve, il più grande club d’Italia, quello che hanno fatto loro”.
In conclusione Pogba esalta la ‘sua’ Francia, con la quale – nonostante i guai fisici – ambisce a disputare l’imminente Mondiale: “La cosa speciale della Francia è che ogni anno ci sono giocatori che già a diciassette o diciotto anni possono giocare in prima squadra. C’è un talento enorme, che poi viene formato con un’attenzione che fa crescere i giovani valorizzandoli al meglio”. Nella Nazionale di Deschamps “c’è competizione ma si è ugualmente formato un bellissimo gruppo, con una grande mentalità. In questo è fondamentale il ruolo dell’allenatore – ha sottolineato Pogba strizzando l’occhio proprio a Deschamps – Avere sempre la sua fiducia, fare bene e aiutare la mia nazionale ancora per molti anni è il mio vero obiettivo”.
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