Luciano Spalletti ha commentato la vittoria del Napoli contro il Torino, ma non senza qualche rimprovero ai suoi
Il Napoli centra un’altra vittoria e conferma la vetta della classifica, in attesa della partita dell’Atalanta contro la Fiorentina che può valere l’aggancio. Un 3-1 più complicato di quanto dica il risultato, come confermato anche da Luciano Spalletti nell’intervista postpartita.
“Siamo stati superlativi all’inizio, 40 minuti fatti benissimo. Poi non ce l’abbiamo fatta a mantenerlo, loro hanno direzionato la partita dove volevano, hanno fatto uomo contro uomo in maniera incredibile, ci sono montati addosso. Quando fanno questa pressione così asfissiante è difficilissimo – dice a ‘Dazn’ esaltando il Torino di Juric -. Richiami a Kvaratskhelia? In campo aperto vincono loro perché sono tre uno contro uno, per renderlo un tre contro tre c’è bisogno che gli eterni vengano vicini alla punta e lui continuava a stare largo. Il Toro ha talmente tanta forza fisica che non puoi batterlo. Poi Kvara ha fatto meglio, ha grande varietà, è bravo a imbucare, va di destro e sinistro, finta. Ha questa varietà che lo rende un giocatore stratosferico”.
Napoli-Torino, Spalletti sulle rose per le donne iraniane: “Speri diventi simbolo mondiale”
Spalletti continua a parlare anche del lavoro durante la settimana: “Se non hai calciatori con quelle certe caratteristicheìè quasi impossibile, l’allenamento te lo riducono a quello che è più comodo a loro. Se hai quattro Anguissa diventa diverso. Se hai Demme, Lobotka, Zielinski, Elmas, che sono tecnici e non vinceranno un duello aereo, come fai? Non lo puoi riprodurre in allenamento. C’è bisogno di fare scambi dentro al campo, pulendo la palla, come nel gol di Anguissa. Poi il Torino uno contro uno in campo aperto è infallibile, sono fatti differenti, vincono sempre loro”.
Più che la soddisfazione per la bella vittoria, Spalletti evidenzia gli errori della squadra tenendo alta la tensione: “Dal 20’ abbiamo riportato palla al portiere troppe volte”. Infine sul bel gesto di ieri per le donne iraniane uccise: “Penso che nessuno sia indifferente a quanto successo lì, è un piccolo gesto che sentivo di dover fare, mi ha fatto piacere che sia stato apprezzato. Spero che non siano le uniche due di rose, può essere un modo per dare un segnale forte nella sua semplicità a livello mondiale. Se qualcuno lo rifà può assumere un significato importante”.