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Non solo Correa, altro infortunio UFFICIALE dopo Inter-Barcellona

Un altro stop dopo il match di San Siro. C’è la nota ufficiale da parte del club. Ecco cosa è successo

Piove sul bagnato in casa Barcellona. Dopo il brutto infortunio occorso a Andreas  Christensen, Xavi perde un altro calciatore, arrivato in estate.

Inter-Barcellona: infortunio per Kessie
Simone Inzaghi ©LaPresse

Il problema fisico è arrivato dopo aver giocato gli ultimi minuti della sfida di San Siro: Franck Kessie – si legge sui canali ufficiali del Barcellona – ha riportato uno stiramento all’adduttore della coscia destra. Un guaio muscolare per il centrocampista, che ieri è tornato è sceso in campo, per la prima volta, in quello che per anni è stato il suo stadio. Xavi gli ha concesso gli ultimi sette minuti, facendolo entrare all’83’ per Gavi.

In giornata è arrivato anche il comunicato ufficiale da parte dell’Inter, in merito allo stop di Joaquin Correa, che verosimilmente, non sarà a disposizione per Barcellona-Inter, in programma fra una settimana. Stessa sorte toccherà all’ex Milan, che non sta attraversando il suo miglior momento.

Barcellona, momento no per Kessie: in Spagna è tutta un’altra storia

Inter-Barcellona: infortunio per Kessie
Franck Kessie ©LaPresse

Il presidente, così era chiamato al Milan, non c’è più. Il centrocampista classe 1996 è stato una pedina insostituibile per Stefano Pioli. L’ex Atalanta in rossonero ha sempre giocato, da mediana o da trequartista, il tecnico ha sempre puntato su Kessie, anche quando le critiche erano pesanti.

Oggi al Barcellona è tutto cambiato. Kessie è uno dei tanti. Il giocatore deve fare i conti con la concorrenza e con un allenatore, Xavi, che non lo considera una prima scelta e molto probabilmente nemmeno la seconda. Kessie ieri è entrato all’83’, salendo così a 247 minuti giocati in stagione: è stato titolare solamente contro Elche e Maiorca, in Liga, e contro il Vikoria Plzen, dove è arrivato pure il gol. Mai, però, ha giocato un’intera partita.

Kessie non è certo più un leader, come lo era al Milan. L’ivoriano non si aspettava di aver così tante difficoltà. In rossonero era tutta un’altra storia. Chissà che in futuro non decida di cambiare aria. Rivederlo al Diavolo appare complicata ma in giro per l’Europa c’è chi lo apprezza tanto come Antonio Conte, che lo porterebbe subito a Londra, per fargli vestire la maglia del suo Tottenham, o la Juventus di Massimiliano Allegri, anche se a centrocampo sembra aver fatto altre scelte.

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