Il calcio spesso si intreccia con l’attualità ed appare inevitabile in questo senso fare una riflessione anche su quanto sta accadendo in Iran. La situazione è caldissima e occhio al Mondiale
I campionati in tutta Europa sono ripresi dopo la sosta per le nazionali, con annesse competizioni internazionali. Un lungo rush finale di partite serratissime fino all’inizio del Mondiale in Qatar che sancirà la prossima grande pausa del calcio con l’Italia che purtroppo dovrà osservare il tutto da casa. Un dramma la mancata qualificazione degli azzurri per la seconda volta di fila, mentre alla rassegna planetaria parteciperanno tante altre selezioni dal blasone storico certamente inferiore rispetto ai quattro volte campioni del Mondo. Al netto di tutto si tratta di un Mondiale parecchio chiacchierato sin dalla sua nascita, con polemiche di ogni tipo che si sono spesso intrecciate col sociale e con l’attualità.
L’ultima riguarda ciò che sta accadendo in Iran con il caso legato a Mahsa Amini e Hadis Najafi. Uno spargimento di sangue che ha scosso l’opinione pubblica internazionale portando ad inevitabili ed accese proteste.
Iran, indignazione e caos: lo scenario in vista dei Mondiali in Qatar
Sono centinaia i morti, compresi donne e bambini, e migliaia il numero degli arrestati per una vicenda sociale che ha smosso l’opinione pubblica a livello planetario con sostegno da ogni dove. È arrivata anche la protesta degli stessi calciatori della nazionale iraniana che al momento dell’ingresso in campo per l’amichevole contro il Senegal hanno voluto coprire le loro maglie di gioco, e di fatto colori e appartenenza.
Una protesta dal mondo del calcio arrivata anche con Ali Karimi, considerato un mito vivente in Iran, che ha preso le distanze dal regime facendo sentire sui social la sua vicinanza al popolo, motivo per il quale è ricercato dalle autorità con annesse proprietà confiscate. Una situazione caldissima e che va quindi ben al di là della sfera calcistica, ma che non è da escludere possa anche indurre la FIFA a fare qualche riflessione sulla partecipazione dell’Iran agli stessi Mondiali.
Si tratta di un’ipotesi ancora remota, ma che va chiaramente anche leggermente considerata vista la gravità di quanto sta accadendo in terra iraniana sul piano sociale: in caso di esclusione dai Mondiali anche l’Italia tornerebbe in corsa per un ripescaggio a sorpresa.