Le parole del presidente della Juventus al termine della partita con il Maccabi
Andrea Agnelli ha parlato dopo Maccabi-Juventus a ‘Sky’. Queste le sue parole:
“Oggi ĆØ una serata difficile, ĆØ un periodo difficile, uno dei piĆ¹ difficili. E’ il momento dell’assunzione delle responsabilitĆ e sono qua per questo. Provo vergogna per quello che sta succedendo, sono arrabbiato, ma sono consapevole che il calcio ĆØ uno sport di squadra, si vince e si perde in undici”
ALLEGRI – “Non ĆØ la questione di una persona sola. E’ una questione di gruppo e da questo dobbiamo ripartire. La seconda parte della stagione ci dovrĆ vedere protagonisti”.
CAPELLO – “Ho visto anche dei grandi ritorni. Parlare di analogie ĆØ difficile. E’ un problema di gruppo, parliamo di atteggiamento generale, di tante partite con squadra che avrebbero dovuto essere abbordabili. Dobbiamo fare gruppo, sapendo che c’ĆØ anche da provare vergogna, chiedere scusa ai tifosi che fanno fatica a girare per strada e questo bisogna capirlo. Dobbiamo fare una profonda riflessione per cercare di raggrupparci perchĆ© sappiamo che le qualitĆ le abbiamo tutte, sia individuali che come gruppo”.
Agnelli conferma Allegri: “ResterĆ l’allenatore della Juventus”
CONTRATTO ALLEGRI – “Siamo fuori linea. Sto parlando di gruppo, non ci sono responsabilitĆ individuali. Non puĆ² essere colpa dell’allenatore se non si vince un tackle. Le verifiche si fanno a fine anno, faccio fatica a pensare un cambio in corsa alla Juventus. Allegri ĆØ lāallenatore della Juve e rimarrĆ . Parliamo di un gruppo di 80-90 persone che deve avere una capacitĆ di raggrupparsi e rimettere in campo le capacitĆ che questa rosa ha”.
MERCATO – “Alcune volte i giocatori in un gruppo non riescono ad emergere. Abbiamo SoulĆ©, Fagioli, Vlahovic che rappresentano il futuro. Ć un gruppo di 80 persone che deve ritrovare quella compattezza che permetta di mettere in campo le qualitĆ che ci sono
RITIRO – “Non sono io, verrĆ piĆ¹ tardi Allegri a cui spetta la gestione della squadra. Una cosa fondamentale ĆØ il rispetto dei ruoli. Io ne faccio un discorso collettivo”.