Il Direttore dell’Area Tecnica del Milan detta i tempi di un rinnovo che va fatto subito. I prossimi giorni saranno decisivi
La grande prova in campo europeo è ancora una volta rimandata. Rafael Leao e il suo Milan non sono riusciti a battere il Chelsea a San Siro. Tomori e un arbitro non all’altezza hanno complicato tutto.
Il portoghese aveva i fari puntati addosso: il campione, determinante come nessun’altro in Serie A, non è riuscito a lasciare il segno. Qualche giocata degna di nota, un paio di spunti di alta classe, come il cross nel secondo tempo ma stasera, più di altre volte, si è spesso intestardito non riuscendo ad essere decisivo, facendo spesso la cosa sbagliata.
L’appuntamento con l’Europa per Leao è dunque rimandato ma le attenzione delle migliori squadre del Continente continuano ad essere su di lui.
Nel frattempo Paolo Maldini, prima del calcio d’inizio della sfida contro il Chelsea ha ribadito la volontà di rinnovare il contratto del talento portoghese. C’è la voglia di farlo il prima possibile, prima del Mondiale. E’ il Direttore dell’Area Tecnica del Milan, dunque, a dettare i tempi di una trattativa destinata ad entrare nel vivo nei prossimi giorni. Entrambi le parti vogliono andare avanti insieme. Serve uno sforzo importante della proprietà, da parte di Gerry Cardinale, che a poche settimane dal suo insediamento ufficiale è chiamato subito a scendere in campo in maniera netta. Perdere il miglior gioiello non sarebbe un buon biglietto da visita di un progetto chiamato a riportare il Milan in alto anche in Europa.
Serve dunque alzare l’asticella e accontentare Leao e il suo entourage. Servono 7/7,5 milioni di euro netti a stagione per continuare insieme e per allontanare le sirene di mercato, che non si sono mai fermate. In estate ci ha provato il Chelsea: nessuna offerta ufficiale ma gli inglesi erano pronti a mettere sul piatto 70-80 milioni di euro. Troppo pochi. Leao, oggi, vale almeno il doppio, vale i soldi della clausola rescissoria da 150 milioni di euro, anche se stasera a San Siro non lo ha dimostrato in pieno. Il Chelsea comunque non lo ha ancora mollato e anche il Psg potrebbe pensare a lui in caso di addio di Mbappe. Maldini, dunque, ha ragione: il tempo stringe, il rinnovo va fatto subito, prima dell’inizio del Mondiale. Le dichiarazioni del Dt fanno ben sperare ma se il prolungamento non dovesse arrivare, sarebbe giusto pensare anche ad una cessione. Sarebbe imperdonabile perderlo a zero.
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