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TV PLAY | Castelli (agronomo Serie A): “Olimpico non più in grado”. Poi è netto su Immobile

Giovanni Castelli, agronomo della Lega Serie A, ha parlato a Calciomercato.it in onda su Tv Play: “I top club europei hanno un campo ibrido”

“Maurizio Sarri è un amico, un mito. I modi poi sono propri di ognuno e sono finalizzati agli obiettivi. Se l’obiettivo è avere campi sempre al meglio viva Sarri, non come altri che hanno girato il dito nella piaga. I giardinieri a Roma fanno il mestiere loro con quello che hanno”. Così a Calciomercato.it in onda su Tv Play Giovanni Castelli, agronomo della Serie A all’indomani della polemica del tecnico della Lazio in merito al prato dell’Olimpico.

Campo Olimpico, parla Castelli agronomo Serie A
Castelli a Tv Play

Il tema vero è che il tappeto erboso dell’Olimpico non è più in grado di sostenere i turni attribuiti – ha sottolineato Castelli – Tre partite a settimana non le regge. Altrimenti non si spiegherebbe perché metà dei campi italiani sono ora ibridi, metà naturali e metà sintetici. Possibile rizollare il terreno? Dipende dai tempi, in una settimana sola non è possibile, in due si, ma pause di due settimane fino al Mondiale non ce ne saranno o ancora più lontano al termine del campionato”, ha risposto a Calciomercato.it in onda su Tv Play.

CAMPO IBRIDO – “Soprattutto i top club europei hanno un campo ibrido. Ci sono due modi per mettere la plastica sul tappeto naturale, mettendo un tappeto oppure cucendo dei fili. Monza, l’Olimpico di Torino e La Spezia sono campi a stile tappeto, mentre tutti gli altri ibridi d’Italia, ovvero ‘San Siro’, Udine, Reggio Emilia, Bergamo e l’’Allianz Stadium’, sono a terreno cucito. A Napoli, per esempio, c’è un terreno naturale da cinque stella, ma si gioca di meno con una squadra sola. Se non c’è questa condizione serve la tecnologia”.

LAZIO E IMMOBILE – Ma la Lazio ha davvero giocato male per colpa del prato dell’Olimpico? “Non saprei, devo ancora vedere il campo dal vivo e lo farò a breve – ha risposto Castelli – Su un campo bello non ho mai visto nessuno lamentarsi, su un campo brutto invece c’è un gioco brutto e si rischia di farsi male. L’infortunio di Immobilecon l’Udinese non è però dovuto al campo“, ha concluso.

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