Diversi tecnici importanti sono attualmente senza squadra: rifiutata un’altra panchina, nel mirino c’è anche la Juventus
La vittoria nel derby della Mole contro il Torino ha dato sicuramente morale alla Juventus, che però è ancora lontana dall’essere fuori dalla crisi. Contro l’Empoli la compagine di Massimiliano Allegri deve necessariamente trovare una vittoria, la continuità di risultati è fondamentale in questo momento.
La posizione del tecnico livornese resta in bilico, i risultati da qui fino alla sosta per il Mondiale in Qatar saranno decisivi per il futuro di Max. In Champions League servirebbe un autentico miracolo per riuscire a centrale la qualificazione, mentre in campionato la strada è ancora lunga e qualcosa di buono si può fare. Intanto, anche all’estero sono iniziate un po’ di manovre e valzer delle panchine: un effetto domino che potrebbe anche intaccare su Allegri. Nuova panchina rifiutata e Juventus nel mirino.
Pochettino rifiuta anche l’Aston Villa | Nel mirino c’è la Juve di Allegri
L’avventura in Premier League di Steven Gerrard sulla panchina dell’Aston Villa sta procedendo con grandi difficoltà e ora potrebbe essere vicina alla fine. Il rischio che ‘Steve G’ venga esonerato è sempre più alto e il Villa avrebbe già avviato dei contatti con Mauricio Pochettino. Secondo quanto riportato da ‘Football Insider’, il tecnico argentino avrebbe già declinato l’offerta del club inglese: nei suoi progetti, infatti, ci sarebbe una panchina più prestigiosa.
Tra le panchine osservate con grande attenzione da Pochettino, inoltre, ci sarebbe anche quella della Juventus. Massimiliano Allegri, come detto, non è ancora al sicuro e la società piemontese valuterà il suo percorso nei prossimi mesi. All’ex allenatore di Paris Saint-Germain e Tottenham piacerebbe guidare il gruppo bianconero, dove sono presenti argentini come Angel Di Maria e Leandro Paredes, che ha già avuto con sé proprio a Parigi. Insomma, sulla testa di Allegri pende come una spada di Damocle la candidatura di Mauricio Pochettino ed i prossimi mesi saranno fondamentali per definire quella che sarà la guida tecnica della Juventus che verrà. Il campo, come sempre, sarà sovrano degli eventi.