Il 4 ottobre ha visto la luce ‘Diventare Mourinho’, libro di Ivan Zazzaroni su Jose Mourinho, inteso come allenatore ma soprattutto come uomo
Bene o male, purché se ne parli. Jose Mourinho è sicuramente questo, ma è soprattutto tantissimo altro. Ed è questa incredibile duttilità e polivalenza che ha spinto uno come Ivan Zazzaroni, uno dei giornalisti più famosi e importanti in Italia, a scrivere una monografia sullo Special One.
‘Diventare Mourinho‘, libro edito da Sperling & Kupfer uscito ufficialmente lo scorso 4 ottobre, è proprio un testo interamente dedicato a quello che è forse l’allenatore più importante nella storia del calcio. E quando si parla di importante, non è questione meramente calcistica e di ‘tituli’, ma di aura mediatica e influenza, un misto di fascino, carisma, emotività, mentalità vincente. La capacità di far discutere, di condizionare l’esterno senza curarsene minimamente, dividere, proseguendo sulla propria strada, divertito e stuzzicato da tanto clamore. Ma al tempo stesso di evolversi in continuazione, un moto costante di umanità, in tutte le sue sfaccettature. ‘Diventare Mourinho’ è il viaggio di Zazzaroni in queste metamorfosi quasi ovidiane, con grande attenzione all’ultima e forse più evidente e radicale, quella avvenuta a Roma.
Dopo l’avventura al Tottenham, per tanti Jose Mourinho aveva ormai ben poco di ‘special’ e molto di ‘normal’. La Roma dei Friedkin ha scelto invece di puntarci ed è proprio lì che è arrivata la magia, con un trofeo europeo tornato a Trigoria dopo 60 anni e un ‘titulo’ conquistato a distanza di 14 dall’ultimo. Zazzaroni, direttore de ‘Il Corriere dello Sport – Stadio’, racconta l’ennesima trasformazione di Mou, diventato più razionale e meno istintivo, ma al tempo stesso più umano e soprattutto romanista. Senza intaccare la sua figura diventata ormai mitologica. Nella capitale il portoghese ha “raggiunto un equilibrio quasi perfetto” e ha scoperto “un mondo nuovo quanto antico”. Il giornalista bolognese non ha paura della bibliografia già estesa su Mourinho (sono stati scritti più di 40 libri), ma disegna un ritratto che è il risultato di una carriera e una vita fatta di migliaia di sfaccettature diverse.
Per questo Zazzaroni parte dal Mou romano per poi concentrarsi sull’evoluzione del personaggio con aneddoti mai conosciuti prima e analisi personali approfondite. Lo scrittore è ‘mourinhano’ convinto da sempre, dal colpo di fulmine nel 2004 nella finale di Champions vinta contro il Monaco, in cui il portoghese abbandona i festeggiamenti, conscio dell’addio imminente in direzione Chelsea. Come sarebbe successo poi sei anni più tardi a Madrid. Ne viene fuori un uomo, Jose, che non vive di solo campo ma che possiede solide basi mediche, ha interessi in una miriade di argomenti diversi, ha conoscenze che vanno ben oltre lo sport e il calcio. Non solo tattica, schemi e show tra sala stampa e bordocampo, ma vita vera.
Tutti i motivi, le esperienze, la cultura, le capacità istrioniche e relazionali, di quella che in questo momento è una guida per un intero popolo. “Solo la sua presenza garantisce il sorriso la mattina”, dice lo stesso Zazzaroni in riferimento a una possibile eredità romanista del portoghese. ‘Diventare Mourinho’ è un ‘diarioromanzo’ su uno dei personaggi più influenti nella storia dello sport.
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