Per la Juve è tempo degli esami, dei dentro o fuori e i prossimi mesi saranno decisivi di sicuro per cinque giocatori
La Juve di Allegri non ha più grandi possibilità di sbagliare. Anzi, l’imperativo in questo momento è inanellare una serie di risultati utili consecutivi, altrimenti il rischio è quello di perdere ulteriore terreno e crollare ancora. Ristagnare in una situazione che porta solo e soltanto a saltare tutti i treni, anche quelli per gli obiettivi minimi.
Che ad ora è la Champions League, almeno in campionato. La classifica dice 10 punti di distacco dalla prima, in una Serie A che ha due o tre squadre in formissima l’andamento è comunque imprevedibili e può bastare poco per rientrare anche nella lotta scudetto. Questo senza parlare della Champions, dove il passaggio agli ottavi è diventato ormai una chimera. Con il pericolo (ma su questo ci sarebbero delle valutazioni) di uscire completamente anche dall’Europa. Questi sono mesi decisivi per tutta la Juventus, per Allegri, Agnelli, ma ovviamente pure per tanti giocatori che ad ora sono in bilico e che si giocano il futuro. Ce ne sono in particolare cinque.
A partire dai due esterni teoricamente titolari della Juventus. Cuadrado e Alex Sandro hanno entrambi il contratto in scadenza a giugno, sanno che questa può essere la loro ultima stagione in bianconero. Con il colombiano i rapporti si sono incrinati da qualche mese, da quando è scattato il rinnovo automatico la scorsa estate per un’altra stagione. La Juve voleva prolungare, ma a cifre più basse e in questo senso – come scrive ‘La Gazzetta dello Sport’ – si aspettava una mossa dal giocatore. Che non c’è stata e ora Cuadrado ha fatto registrare un rendimento abbastanza negativo che ha portato a ritirare la proposta di ulteriore rinnovo. Resta in bilico lui così come Alex Sandro, ormai lontano da “livelli accettabili”, con il divorzio che pare scontato. Ma già a gennaio qualcosa potrebbe succedere, anche con l’arrivo di un altro terzino sinistro.
A centrocampo Weston McKennie è ancora quasi un oggetto misterioso, con il rientro di Pogba rischia di avere ancora meno spazio. E se il suo livello rimarrà questo la Juve potrebbe – scrive la rosea – sacrificarlo a gennaio, sperando di cederlo per circa 20 milioni. Poi c’è Leandro Paredes, anche lui non ancora definitivamente lanciato da Allegri, che lo ha voluto tanto. L’argentino è in prestito con diritto di riscatto, che può diventare obbligo ma se non dovessero essere raggiunti gli obiettivi dell’accordo non è affatto scontato che la Juve punti ancora su di lui. Infine Moise Kean, che sarà riscattato in ogni caso, ma si gioca il futuro.
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