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Terremoto Juve e dimissioni Agnelli: “Ci sono solo due strade”

La situazione in casa Juve resta ingarbugliata e in diretta scatta l’ennesimo allarme: “Situazione gravissima”

Sono ore importanti e decisive per la Juventus, sia dal punto di vista calcistico che da quello societario. Stasera i bianconeri scendono in campo contro il Benfica per una sfida da dentro o fuori per la qualificazione in Champions League, ma sullo sfondo c’è soprattutto la questione legata all’inchiesta sulle plusvalenze fittizie e non solo.

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Agnelli © LaPresse

In tutto questo, tra le richieste della Procura c’era anche quella di una misura cautelare nei confronti di alcuni indagati, leggasi come ‘arresti domiciliari per Andrea Agnelli’. Una condizione che però il Gip ha respinto, anche se non finirà qui. A spiegare la situazione è Tony Damascelli, firma storica de ‘Il Giornale’, che a ‘Radio Radio’ ha detto la sua: “La Procura ha presentato appello per il no del Gip e questo non ha tempi di mesi o anni, ma di giorni, al massimo settimane. Ora la soluzione è doppia. O il Cda si dimette immediatamente per non reiterare il reato con il terzo bilancio o vanno a oltranza, come è stato per altri fatti, dalla Superlega alla minaccia di portare in tribunale Deloitte o Consob. È una situazione disperata“.

Juve, Damascelli: “Situazione drammatica, Agnelli si dimetta”

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Agnelli, Cherubini e Arrivabene © LaPresse

Lo stesso Tony Damascelli tiene alta la tensione sulla questione, invocando l’intervento da parte di Elkann: “La situazione è difficile, poi io sono garantista e credo che la Juve possa dimostrare alla Procura che le accuse sono infondate. Questo sarà il dibattito in Tribunale, poi si scateneranno tutti sul fatto che la Juve vada condannata, mandata in B o in C, ma questo non c’entra niente. Si parla di altre accuse pesanti, molto gravi, oltre che della questione plusvalenze. È una situazione drammatica, terribile”. Si sono paventate in questo senso proprio delle conseguenze sulla squadra, con punti di penalizzazione o addirittura esclusione (ipotesi da scartare) dal campionato.

“La squadra – spiega Damascelli – non dovrebbe avere conseguenze. Potrebbe avere penalizzazioni ma è l’ultima stazione. La questione è il managemenent e cosa decide di fare, ma va presa subito una decisione. Qualcuno sta giocando col fuoco. Mi sarei aspettato un comunicato, oggi la Juve è esposta alla vergogna. Poi la squadra ha accentuato gli affanni del bilancio, con un percorso in Champions diverso alcuni introiti avrebbero dato un respiro meno affannoso di quello che ha oggi. La Juve non ha più aria. C’è da mettersi le mani nei capelli. Io non andrei a dormire tranquillo. Mi aspetto una presa di posizione del club, dell’azionista di riferimento. Le alternative sono due: dimissioni di tutto il Cda oppure guerra a oltranza, che non serve a niente”.

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