Luciano Spalletti è assolutamente raggiante dopo la vittoria coi Rangers: le sue parole anche in vista di Liverpool e non solo
Luciano Spalletti è al settimo cielo dopo la vittoria contro i Rangers che ipoteca il primo posto nel girone, a meno di clamorose goleade subite nell’ultima contro il Liverpool. L’allenatore del Napoli ha parlato a ‘Sky Sport’ dopo il 3-0 del ‘Maradona’: “La cosa straordinaria è che quando un calciatore non lo usi nelle due partite precedenti, spesso si porta dietro un po’ di nervoso e perde un po’ di lucidità. Questi invece no. Si sono allenati da calciatori top, godendo della qualità del compagno. E quando gli concedi spazio ribadiscono che se la vogliono giocare, pur mantenendo questa disponibilità verso i propri compagni”.
Spalletti ha in mente due situazioni ben precise: “Quelle due rincorse di Politano e Raspadori per recuperare palla su due ripartenze, è un segnale importantissimo. Non solo per il gol, ma per levare le castagne dal fuoco nelle difficoltà, si fanno cose anche diverse da quelle che sono le nostre caratteristiche. Primo tempo bellissimo, la palla viaggiava bene, erano quasi tutti senza ruolo, a trovare lo spazio muovendosi con continuità”. La soddisfazione di Spalletti, però, è relativa agli allenamenti: “C’è partecipazione a voler chiappare sempre quelcosa di più bello e importante. Ormai non gli devo più dire di giocare a due tocchi in partitella, lo fanno da soli. Hanno capito la trasmissione di palla, quando andare negli spazi, il fatto di andare a sbattere sull’avversario senza essere titubanti. Ho visto contrasti fatti da gladiatori da chi ha qualità diverse fisicamente”.
“La partita è un po’ lo specchio di come porti avanti gli allenamenti, l’atteggiamento che hai nel frequentare lo spogliatoio e il campo di allenamento. Non si può sperare di fare belle partite se non c’è la voglia di ricominciare a farlo. Il gol di Osimhen dura tre giorni, poi bisogna rifarne un altro altrimenti non si può rivedere il mucchio che abbiamo visto a Roma sotto la curva dei napoletani – continua Luciano Spalletti -. A chi somiglia questo Napoli? Ho avuto fortuna, ho sempre avuto gocatori tecnici e veloci nel reparto offensivo, sono sempre venute fuori squadre che facevano viaggiare la palla e che divertivano abbastanza. La Roma è stata una squadra che ha divertito anche in Champions, ha fatto un calcio eccezionale. Avevo anche lì giocatori fantastici”.
Poi un pensiero su Kim: “È un animale incredibile, una forza d’impatto e una frequenza di gamba… Quando percepisce il pericolo raddopppia tutte le qualità che ha. Lui domani in allenamento vuole giocare la partita di quelli che non hanno giocato, è impressionante. È fortissimo. Ora ha cominciato a entrare nella guida della palla”. L’allenatore del Napoli non sembra aver paura di cali: “La squadra è impostata. Se si vuole attaccare bisogna attaccare, giocare in campo aperto e difesa alta, si prende qualche rischio ma fa parte del progetto”. E ora il Liverpool per il primo posto: “Ci giochiamo tantissimo visto, il Liverpool è difficilissimo da combattere. Se vai lì ad aspettarli e dargli la possibilità di pensare alle giocate non sbagliano. Il futuro non lo possiamo programmare, di volta in volta si prende quello che succede e si analizza, mettendolo a posto per la volta successiva. Se la sono meritata questa partita, andare a giocarci contro quei colossi con la qualificazione già acquisita, sarà uno spettacolo”.
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