La Juventus pensa seriamente al ritorno di Conte in panchina per la prossima stagione, i due indizi che avvicinano il nuovo ciclo
Dopo l’Allegri 2.0, alla Juventus potrebbe esserci anche il Conte 2.0. Una suggestione fino a un po’ di tempo fa, ma i cui contorni iniziano a farsi sempre più concreti.
Che il ritorno di Allegri non abbia sortito gli effetti desiderati, è sotto gli occhi di tutti. Il tecnico livornese era stato richiamato nel 2021 per aprire un nuovo ciclo vincente, ma ad oggi siamo piuttosto lontani, anzi è difficile non catalogare i risultati di questo periodo come estremamente deludenti. Quarto posto in campionato come Pirlo lo scorso anno, ma senza nemmeno la Coppa Italia e la Supercoppa vinte dal predecessore. E adesso, una sanguinosa eliminazione ai gironi di Champions League con appena tre punti e quattro sconfitte in cinque gare. Per non parlare della situazione in campionato, dove la distanza dalle prime posizioni è al momento piuttosto consistente. Il presidente bianconero Andrea Agnelli ha confermato la fiducia ad Allegri dopo il ko con il Maccabi Haifa e sembrerebbe intenzionato effettivamente a mantenere il tecnico in sella fino alla fine della stagione. Ma a quel punto, la separazione, nonostante il lauto contratto che lega l’attuale allenatore ai bianconeri, potrebbe effettivamente avvenire, dando spazio all’altro grande ex della storia.
Juventus, Agnelli attende Conte: gioco di incastri
Due gli indizi che potrebbero aprire al ritorno del pugliese, come ricordato dalla ‘Gazzetta dello Sport’. Il fatto che ad oggi il rinnovo di contratto con il Tottenham sia lontano (e un certo nervosismo manifestato nei confronti del club in recenti dichiarazioni, come dopo il rocambolesco finale con gol annullato contro lo Sporting in Champions), sintomatico, forse, dell’attesa di una chiamata da parte dei bianconeri (che Nedved sponsorizzava già nel 2019, al momento dell’addio di Allegri), e la ‘pace’ suggellata tra lui e Agnelli dopo le frizioni degli anni scorsi. Il prosieguo della stagione di entrambi gli allenatori coinvolti – con Allegri chiamato a raggiungere quanto meno l’obiettivo minimo del quarto posto, che potrebbe però non bastargli affatto per la conferma – dirà molto sugli scenari futuri plausibili.