Fonti della Procura di Torino spiegano a Calciomercato.it come la ‘carta Ronaldo’ esista, ma non sia stata trovata, almeno per il momento
Nelle scorse ore, la Procura della Figc ha chiesto alla Procura della Repubblica di Torino quegli atti delle indagini che potrebbero riaprire anche il caso plusvalenze che riguarda la Juventus. Nuove intercettazioni e tutto quel materiale utile alle indagini per riaprire un caso che era stato archiviato. Non solo per il club bianconero, ma per tutti gli altri coinvolti.
Oggi, diverse indiscrezioni parlano anche di possibili sanzioni a carico della Juve. Multe, penalizzazioni e provvedimenti per i dirigenti. Nel frattempo, dopo la notifica di conclusione delle indagini e gli avvisi di garanzia, il club del coinvolto presidente Agnelli, stando alle informazioni raccolte da Calciomercato.it, non ha ancora presentato le memorie difensive. Si sfrutteranno tutti i venti giorni di tempo per avere la miglior linea difensiva da portare in aula.
‘Ronaldo paper’: la carta c’è, ma non si vede
Nelle scorse ore, sempre il nostro portale ha fatto il punto sulla situazione della ormai famigerata carta Ronaldo. Il documento dovrebbe dimostrare come ci sia stato accordo non depositato in Lega e potrebbe condurre a multe e penalizzazioni.
Calciomercato.it ha avuto accesso a fonti interne alla Procura di Torino: su precisa domanda, gli inquirenti torinesi non confermano assolutamente che la cosiddetta carta Ronaldo sia stata ritrovata. Insomma, carta c’è, carta non c’è. Sempre dalla Procura si spiega come si sappia dell’esistenza di questo documento dalle varie intercettazioni ed indagini e che CR7 avesse altro tipo di accordo rispetto al resto dei compagni di squadra.
Un aspetto, quello legato all’asso portoghese, che peggiora ulteriormente il caso che vede coinvolta la Juventus. Giusto, però, ribadire che dalla Procura del capoluogo piemontese non confermano nella maniera più assoluta di aver ritrovato quella che potremmo definire la ‘Ronaldo paper‘. Ora, toccherà ad accusa e difesa in aula portare avanti un processo che promette ancora diversi punti da scoprire. Così come lo sarà quello che eventualmente potrebbe riaprire la Procura della Figc dopo l’eventuale acquisizione del materiale da parte del procuratore Chinè.