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Pablo Marì dimesso dall’Ospedale: il comunicato UFFICIALE del Monza

Accoltellato giovedì, Pablo Marì è stato dimesso dall’ospedale Niguarda dopo l’intervento alla schiena: il comunicato del Monza

E’ tornato a casa Pablo Marì, il difensore spagnolo del Monza accoltellato giovedì pomeriggio nel centro commerciale di Assago. Il calciatore ha lasciato questa mattina l’ospedale Niguarda dopo essere stato operato venerdì alla schiena.

Pablo Mari dimesso dall'ospedale
Pablo Mari © LaPresse

Lo ha comunicato il Monza con una nota ufficiale dove si legge: “Pablo Marí è stato dimesso stamane dall’ospedale, ha fatto rientro a casa e inizia ora un periodo di assoluto riposo”. Il club inoltre “ringrazia sentitamente il professor Osvaldo Chiara e tutti i professionisti del Trauma Center dell’Ospedale Niguarda di Milano. Pablo, ti aspettiamo!”

Il difensore, di proprietà dell’Arsenal, ha fatto così ritorno a casa ma per rivederlo in campo ci vorrà ancora molto tempo. Come comunicato dalla stessa società brianzola, Pablo Marì dovrà osservare ora due mesi di assoluto riposo prima di poter riprendere l’attività fisica. Per il suo ritorno a disposizione di Palladino bisognerà quindi attendere il 2023.

Monza, Pablo Marì dimesso

Pablo Marì dimesso: torna a casa
Marì © LaPresse

Il Monza dovrà quindi fare a meno a lungo del difensore di proprietà dell’Arsenal. La squadra di Palladino è stata profondamente colpita da quanto accaduto al calciatore, tanto che i brianzoli avevano chiesto di non giocare il posticipo di domani contro il Bologna. Una richiesta di rinvio che è stata però respinta dalla Lega Serie A per la difficoltà a trovare una data disponibile per il recupero.

Domani quindi il Monza scenderà in campo anche per Pablo Marì come spiegato da Palladino in conferenza stampa: “È un miracolato, ci mancherà. Il nostro dovere è giocare e andare in campo e dare tutto anche per il nostro compagno”. Intanto vanno avanti le indagini ed emergono alcuni particolari sull’assalto al centro commerciale. In particolare l’uomo avrebbe affermato di aver colpito lo spagnolo dopo averlo conosciuto: “Ho provato invidia – le parole dette agli inquirenti – perché lui stava bene ed io male: allora l’ho accoltellato”. Una dichiarazione sulla quale però gli inquirenti nutrono qualche dubbio.

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