La Juventus, già eliminata, chiude la fase a gironi di Champions League contro il Paris Saint-Germain: l’analisi di Massimiliano Allegri in conferenza stampa
E’ un Massimiliano Allegri arrabbiato, ma che trova comunque il tempo per scherzare sull’infinita lista di infortunati, quello che ha presentato alla vigilia il match dell’Allianz Stadium contro la corazzata Paris Saint-Germain.
Brucia e tanto la prematura uscita di scena dalla Champions League, una prima volta nella fase a gruppi per l’allenatore livornese. “Domani è una partita importante, è una conferenza strana per me perché è la prima della mia carriera senza più possibilità di qualificazione agli ottavi”. Allegri cerca di tenere comunque alta la concentrazione e non snobba l’Europa League, scialuppa di salvataggio per riscattare parzialmente una stagione da dimenticare finora sul palcoscenico internazionale: “Brucia tantissimo essere fuori, sono ancora molto arrabbiato. Ci deve far male non poter competere da febbraio con le migliori in Europa. In Champions abbiamo fatto malissimo, serve una reazione”. Domenica c’è il fondamentale scontro con l’Inter in campionato, crocevia da non fallire per continuare la scalata al vertice della Serie A. Ma l’attenzione è tutta sul PSG: “Ci sarà lo stadio pieno, sarà una bella serata di calcio. Dobbiamo fare del nostro meglio per restare in Europa. All’Inter penseremo da giovedì“.
A tenere banco è inevitabilmente l’emergenza infortuni, al quale si è aggiunto anche Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo preoccupa e dopo aver saltato la trasferta di Lecce non sarà della partita neanche contro Messi e compagni: “Non recupereremo nessuno degli infortunati. Sicuramente qualcosa abbiamo sbagliato, ma la maggior parte sono infortuni di natura traumatica. Vlahovic domani non sarà a disposizione, speriamo di averlo per la gara contro l’Inter. Per domenica rientreranno Bremer e Di Maria, da lunedì invece riavremo in gruppo Paredes”. L’ex bomber della Fiorentina soffre per il riacutizzarsi di un’infiammazione al pube, con il numero 9 che aveva sofferto di pubalgia alla fine della scorsa stagione. Un altro guai non di poco conto per Allegri, che si ritroverà soltanto con Kean e Milik nel reparto d’attacco.
Un altro caso è scottante è la situazione di Pogba: il francese è ancora alle prese con il recupero dall’operazione al menisco del ginocchio e si rivedrà soltanto nel 2023. “Con Paul non ho ancora parlato, normale che sia dispiaciuto. Per come sono andate le cose era prevedibile che le speranze di rientro prima del Mondiale fossero ridotte al lumicino. Come Juve siamo stati penalizzati nel non averlo“. A fine conferenza il colpo di teatro di Allegri, che tra le risate dei giornalisti presenti tira fuori la lunghissima lista degli assenti per far luce sul rientro di Chiesa: “Federico sta bene, sta meglio, ma non è ancora nelle condizioni ottimali per giocare una partita ufficiale. Speravamo di averlo prima della sosta, però ad oggi non è così”.
Infine, Allegri predica calma sull’impiego dei giovani e si sofferma in particolare su Miretti, per il quale usa bastone e carota: “I giovani devono fare un percorso normale, ci vuole equilibrio. Se giocano nella Juventus vuol dire che hanno qualità, non sono matto a farli giocare. Però il talento non basta: devi riconfermarti dopo le prime partite, per giocare stabilmente nella Juve devi avere una forza mentale diversa dagli altri. Ieri ho parlato con Miretti, con il Lecce ha fatto un colpo di tacco straordinario ma poi ha sbagliato tre passaggi di fila. Su un chilometro tutti corrono bene per 900 metri, mentre gli ultimi 100 sono una cosa diversa. E lì la differenza la fa la testa“.
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