Juventus-Inter: pagelle e tabellino del Derby D’Italia dell’Allianz Stadium valido per la tredicesima giornata del campionato di Serie A. Rabiot e Fagioli stendono la formazione di Inzaghi
La Juventus si regala una notte magica nel sempre sentitissimo Derby d’Italia contro l’Inter e scavalca la grande rivale in classifica.
I nerazzurri crollano nella ripresa sotto i colpi della squadra di Allegri, con Rabiot e Fagioli che regalano tre punti di platino alla ‘Vecchia Signora’. Fondamentale il rientro di Bremer nelle retrovie, spicca la prova dell’imprendibile Kostic sul binario mancino. Disastro Dumfries nell’undici di Inzaghi, Lautaro Martinez per una volta stecca.
Le pagelle di Juventus-Inter: muro Bremer, Dumfries disastroso
JUVENTUS
Szczesny 6,5 – Incerto in un paio di circostanze, decisamente meglio nel secondo tempo: sventa la minaccia su Calhanoglu e ipnotizza Lautaro.
Danilo 7 – Determinante e tempestivo nel primo tempo. Lotta da vero capitano e non sbaglia praticamente niente.
Bremer 7,5 – Promosso a pieni voti al rientro, a parte lo spavento per un colpo al ginocchio. Sfiora il gol nel primo tempo, guida la difesa con personalità e carisma. Chiusura decisiva prima della ripartenza vincente che porta Fagioli al raddoppio. Muro.
Alex Sandro 5,5 – L’anello debole della retroguardia di Allegri. L’Inter affonda spesso e volentieri dalle sue parti. Un po’ meglio nella ripresa, quando gioca con maggiore attenzione.
Cuadrado 5 – Ritarda la giocata, facendo sempre un tocco in più e il pubblico si arrabbia. Soffre la corsa di Dimarco e manca di lucidità: prosegue nella suo lento e inesorabile declino.
Fagioli 7 – L’unico a cercare di dare imprevedibilità alla manovra bianconera nei primi 45 minuti. Non sempre ci riesce, ma almeno ci prova e ha coraggio. Cresce d’intensità nella ripresa e impreziosisce la sua prestazione con il destro vincente che mette in ghiaccio la contesa. Merita stabilmente una maglia da titolare e la serata del Derby d’Italia lo certifica.
Locatelli 6,5 – Parte col freno a mano tirato, poi risale la china e dà battaglia in mediana. Decisamente meglio col PSG, soprattutto in fase di costruzione, però comunque positiva la prova dell’ex ex Sassuolo di fronte a due clienti scomodi come Barella e Calhanoglu.
Rabiot 7 – Nulla di trascendentale nella prima parte, utile nella frase di transizione e nel far respirare la squadra con le sue sgroppate. A inizio ripresa spacca la gara con il piattone destro che sposta gli equilibri: quinto centro stagionale, secondo miglior marcatore della Juve (insieme a Milik) dietro Vlahovic.
Kostic 8 – Dumfries non gli dà particolare lavoro, ne approfitta per cercare la sortita in fase offensiva. Al rientro in campo dopo il the caldo parte a razzo: azione solitaria sulla fascia e assist al bacio per la rete di Rabiot. Tutt’altra storia rispetto a Cuadrado sul binario mancino, Onana e il palo gli tolgono la gioia del gol. Determinante anche sul raddoppio di Fagioli: la miglior performance finora con la casacca bianconera.
Miretti 6 – Un po’ spaesato sulla trequarti, non riesce a trovare la posizione giusta per incidere e innescare Milik. Meglio come tutta la Juventus nella ripresa, dove trova maggiore libertà d’azione (81′ Di Maria SV).
Milik 5 – Non ne azzecca una al centro dell’attacco. Polveri bagnate e mai pungente dalle parti di Onana. Con Cuadrado il peggiore della squadra di Allegri. (73′ Chiesa 6 – Nuova ovazione del pubblico, scatta e dà brio alle ripartenze bianconere).
All. Allegri 7 – Vince finalmente il primo scontro diretto grazie a un secondo tempo quasi perfetto della sua Juventus. Soffre maledettamente nella prima frazione, all’intervallo registra i meccanismi dello scacchiere bianconero e porta a casa una vittoria di capitale importanza per il prosieguo della stagione. Quarta vittoria consecutiva in campionato (senza peraltro incassare reti) e Juve che continua la scalata in classifica.
INTER
Onana 6,5 – Rabiot anticipa la conclusione e gli toglie il tempo. Paratona su Kostic ad evitare il raddoppio della Juventus prima della sassata vincente di Fagioli.
Skriniar 5 – Non ha particolari difficoltà nella prima frazione, troppo passivo però su Kostic nell’azione che porta al vantaggio della Juve (81′ Darmian SV).
De Vrij 5,5 – Vince il duello con lo spento Milik. Gli va bene sul gol revocato dal VAR a Danilo: distratto nell’occasione sul brasiliano.
Acerbi 5,5 – Vista l’influenza di Bastoni, agisce da braccetto sinistro e non da centrale. Non commette errori particolari, lasciando però il ‘buco’ su Fagioli sul 2-0 che chiude i giochi.
Dumfries 4 – Discontinuo e pasticcione. In più, sbaglia un gol grottesco che avrebbe cambiato la partita. Totalmente assente sull’allungo di Kostic, soffre maledettamente le sortite dell’esterno serbo (81′ Bellanova SV).
Barella 5,5 – Moto perpetuo, infaticabile correndo a tutto campo. Inserimento perfetto a fine primo tempo e tiro-cross che Dumfries incredibilmente sparacchia in curva. Stranamente ingenuo sull’1-0 dei padroni di casa: decide di non ‘placcare’ Kostic, scelta che si rivelerà errata alla fine della giostra.
Calhanoglu 6 – Brillante in regia: gestisce le operazioni in mezzo al campo e non si risparmia neanche nella riconquista della palla. Impegna Szczesny dopo l’intervallo con un missile dalla distanza, anche se nella ripresa perde smalto (73′ Correa 5 – Ancora una volta impalpabile subentrando a partita in corso).
Mkhitaryan 5,5 – Si vede raramente, giocando però sempre con intelligenza da interno di centrocampo. Col contagiri il lancio ad innescare Barella sul gol fallito da Dumfries. Anche l’armeno cala sensibilmente nell’ultima mezz’ora (81′ Brozovic SV).
Dimarco 6,5 – Sfreccia sulla sinistra, parte fortissimo mettendo in imbarazzo Cuadrado. Accusa la fatica alla distanza (73′ Gosens 5 – Non cambia l’inerzia del match con il suo ingresso in campo).
Dzeko 5 – Meglio da regista avanzato che come ariete negli ultimi sedici metri. Nel primo tempo ha la palla del vantaggio ma da pochi metri non buca Szczesny. Nervoso anche per i cori di scherno dei tifosi di casa: abbiamo visto versioni decisamente migliori del sempreverde bosniaco.
Lautaro Martinez 4,5 – Mette i brividi a Szczesny dopo una manciata di minuti. Crea scompiglio tra le maglie della difesa di Allegri, gli manca però l’acuto risolutore in area di rigore. Sciupa la ghiottissima chance del pareggio davanti a Szczesny: notte da dimenticare e pure in fretta.
All. Inzaghi 5 – Dopo un ottimo primo tempo, crolla nella ripresa e ne esce con le ossa rotte. Fallisce l’ennesimo big match, Rabiot e Fagioli schiantano l’Inter che precipita in classifica: il sogno della seconda stella sembra ormai soltanto un miraggio.
Arbitro: Doveri 6 – Gestisce senza troppo patemi la partita. A livello regolamentare, giusto annullare con la revisione al VAR il momentaneo raddoppio di Danilo.
TABELLINO
JUVENTUS-INTER 2-0
52′ Rabiot; 85′ Fagioli
Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Bremer, Danilo, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Miretti (81′ Di Maria); Milik (73′ Chiesa). A disposizione: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Gatti, Rugani, Soulé. Allenatore: Allegri
Inter (3-5-2): Onana; Skriniar (81′ Darmian), de Vrij, Acerbi; Dumfries (81′ Bellanova), Barella, Calhanoglu (73′ Correa), Mkhitaryan (81′ Brozovic), Dimarco (73′ Gosens); Dzeko, Martinez. A disposizione: Handanovic, Cordaz, Bastoni, Gagliardini, Asllani,Carboni. Allenatore: Inzaghi
Arbitro: Doveri (sez. Roma)
VAR: Di Paolo
Ammoniti: Calhanoglu (I), Danilo (J), Skriniar (I), Szczesny (J)
Espulsi:
Note: recupero 2′ e 6′; spettatori 40.387 per un incasso di 3.763.932 euro