Il tribunale sportivo antidoping ha assolto Palomino, sospeso a fine luglio dopo un controllo positivo al Clostebol Metabolita
Ha motivo di sorridere l’Atalanta che ritrova Josè Palomino. Il difensore dei bergamaschi è stato, infatti, assolto dalle accuse di doping dal Tribunale sportivo antidoping. Il verdetto è arrivato quest’oggi e le motivazioni dovranno essere rese pubbliche entro trenta giorni.
Una decisione che riabilita il calciatore, trovato positivo ad un contratto a sorpresa della Nado Italia effettuato a fine luglio. Costebol Metabolita la sostanza trovata nelle analisi di Palomino che ha sempre professato la sua innocenza. Come da prassi però la sospensione è partita con effetto immediato, privando Gasperini di uno dei perni della sua retroguardia.
Il 32enne di San Miguel ha sempre parlato di possibile contaminazione e ora la decisione del Tribunale antidoping lo assolve da ogni accusa. Palomino potrà quindi tornare a disposizione di Gasperini e scendere nuovamente in campo dopo oltre tre mesi di assenza.
Resta da capire quali saranno le motivazioni alla base della decisione di assolvere il difensore e se anche il Tribunale antidoping sostenga la tesi della contaminazione. Intanto Palomino incassa l’assoluzione che dà ragione alla sua scelta di non patteggiare: l’argentino aveva, infatti, detto no alla proposta di due anni di stop, mentre la sua controfferta non era stata ritenuta idonea. Ora l’assoluzione che ‘restituisce’ Palomino all’Atalanta.
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