Una chiacchierata di calcio e un annuncio inaspettato perché il talentino su cui aveva messo gli occhi il Milan quest’estate potrebbe finire al Real Madrid
Questione di calcio, e a 360 gradi. Dal Mondiale in Qatar visto come una festa, che si deve seguire nonostante non ci sia l’Italia di Roberto Mancini, fino alle notizie di calciomercato, uno Stefano Borghi, giornalista di Dazn, inedito parla ai microfoni di Tv Play e lo fa in una maniera assolutamente non banale.
Iniziando proprio dal prossimo torneo internazionale targato Fifa, in cui verrà messo in scena il gioco più bello del mondo, il calcio sì, nella veste più bella da seguire: la coppa del mondo. Ma i favoriti? “Io dico Francia e Brasile, che sono a mio giudizio le più forti, un grado più sotto, però, ci sono Spagna e Argentina“. Ecco, proprio l’Albiceleste, ha ricordato, “non perde da 35 partite ed è reduce dalla vittoria della Copa America”.
In casa nostra, invece, potrebbe essere un problema lo stop del campionato soprattutto per il Napoli: “Sicuramente è chiaro, il club ha dominato in Italia e in Europa – ha spiegato -, ma inevitabilmente si dovranno affrontare delle partite veramente complicate“.
E se è complicato per la prima della classe, non sarà semplice neanche per la Roma, vista un po’ in crisi di risultati nelle ultime uscite. Gli alibi dell’allenatore, José Mourinho, hanno convinto poco Borghi che ha spiegato che “le assenze ci sono state per tutte“, anche se “un conto è avere Dybala a disposizione, un altro non averlo”. “Non ha fatto risultati, ma non ha giocato una partita bella”, ha detto ancora, motivo per cui “deve aumentare la proposta di gioco altrimenti si va incontro a episodi diversi”.
Sul fronte Rick Karsdorp la situazione è delicata, mentre lo Special One “ha scatenato grande entusiasmo“, anche se qualcosa deve cambiare, perché “fino a ora la stagione della Roma è sufficiente, avendo passato il girone di Europa League e non essendo lontani dal quarto posto. Devo dire che ci si può aspettare un po’ di più“.
Discorso diverso, invece, si deve fare per la Lazio di Maurizio Sarri, che sta facendo, al momento, una stagione “molto buona, in cui la squadra è cresciuta e ha vinto diverse partite importanti contro Atalanta e Roma”. “Dopo un ritiro sta diventando veramente sarrista e stiamo parlando di un allenatore spettacolare”, ha spiegato ancora il giornalista che poi ha precisato come stia pagando l’assenza di un vice Immobile. “Al netto dei miglioramenti c’è sempre da fare, pur parlando a mio giudizio di una costanza da mantenere a questi livelli”.
C’è stato tempo anche di parlare di campioni in senso assoluto, specialmente di Cristiano Ronaldo, le cui dichiarazioni sul Manchester United hanno fatto molto discutere. “Sono parole molto forti che arrivano poco prima di un Mondiale. Non sono molto eleganti, può avere ragione dal suo punto di vista”. Ma forse un po’ lo si perdona, soprattutto lo fa Borghi: “Io, per tutto ciò che ho amato alla follia del calcio di Cristiano Ronaldo, trovo un po’ ingiusta la parte finale della sua carriera“, ha concluso sull’argomento.
Quanto a chi è migliore tra Diego Armando Maradona e Lionel Messi, il giornalista quasi non sa rispondere. “Non mi piace paragonare i calciatori, soprattutto quando si tratta di epoche diverse. Probabilmente Messi è il più grande calciatore della storia, Maradona il più grande personaggio calcistico della storia”, ha detto.
Poi i talenti da scoprire, meglio da valorizzare. “A me piace un giocatore come Caicedo del Brighton che molto tempo fa non costava molto. Quello è un centrocampista giovane da top club”. E anche un altro, che è finito, in estate anche nel mirino del Milan come Enzo Fernandez del Benfica, ecco, di lui Borghi ha detto che non si meraviglierebbe “se andasse in club importante tipo il Real Madrid”. E scusate se è poco.
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