Lunga intervista di Roberto De Zerbi, il tecnico del Brighton svela quale sarebbe stata la sua decisione in caso di chiamata della Juventus
E’ stato un 2022 molto complicato e sofferto per Roberto De Zerbi. Il tecnico ha dovuto lasciare lo Shakhtar Donetsk e l’Ucraina in guerra, in una vicenda umana e professionale che lo ha segnato molto. Ricominciando e rilanciandosi, da qualche settimana a questa parte, nel Brighton, in Premier League.
L’allenatore italiano ha sostituito Graham Potter, passato al Chelsea, nel migliore dei modi, ottenendo alcuni risultati di prestigio come la vittoria per 4-1 contro i ‘Blues’, il pari per 3-3 ad Anfield contro il Liverpool, il successo in Carabao Cup a Londra contro l’Arsenal per 3-1. Il suo Brighton attualmente è settimo e a partire dalla ripresa dal Boxing Day, può sognare addirittura l’Europa. De Zerbi si è raccontato in una lunga intervista concessa al ‘Corriere dello Sport’, in cui ha rilasciato anche dichiarazioni interessanti sul suo possibile approdo alla Juventus.
Calciomercato Juventus, De Zerbi: “A certe condizioni, non ne sarebbe valsa la pena”
All’inizio della stagione, il suo nome era infatti circolato anche per la panchina bianconera. A precisa domanda su cosa avrebbe fatto in caso di ‘chiamata’ da Torino, De Zerbi chiarisce quelli che sarebbero stati tutti i suoi dubbi su una avventura sì suggestiva ma decisamente complessa da affrontare per tanti motivi: “Sono in buoni rapporti con Allegri, non è bello parlare di un’altra squadra e di un altro allenatore. Hanno avuto molti problemi e infortuni pesanti, come quelli di Pogba e Chiesa. Se mi avessero chiamato la questione non sarebbe stata soltanto se accettare o no. La Juve è una delle squadre più importanti, però per lavorare nel modo giusto le cose bisogna farle assieme. Se vado in un posto per me è importante sentirmi gratificato dal lavoro che faccio ed essere seguito, altrimenti si tratta di appoggiare il sedere su una panchina prestigiosa, ma senza fare le cose a modo tuo e allora non ne vale la pena. Vale per la Juventus così come per qualsiasi altra panchina”.