Il punto sui centravanti della squadra di Stefano Pioli, che potrebbero completare il pacchetto offensivo rossonero del futuro
Tutti pazzi per Olivier Giroud. L’attaccante francese continua a stupire e dopo essersi caricato il Milan sulle spalle, ha deciso di prendere per mano la sua Nazionale.
Il 30 settembre scorso il centravanti di Chambéry ha compiuto 36 anni ma mai come in questo caso l’età appare davvero solo un numero, un dettaglio. L’ex Chelsea sta benissimo fisicamente e mentalmente, ha raggiunto una maturità calcistica che gli permette di vivere al 100% gli appuntamenti importanti e di essere sempre decisivo.
Giroud non è mai stato un centravanti da 30 centri stagionali ma uno da gol pesanti. Il francese, condizionato lo scorso anno dal Covid, è riuscito comunque a segnare ben 14 reti con la maglia del Milan. Reti quasi sempre fondamentali. E’ stato Olivier Giroud a ribaltare l’Inter nel derby che ha cambiato la storia dello Scudetto; è stato Olivier Giroud a segnare al Maradona contro il Napoli e poi all’ultima giornata contro il Sassuolo.
Il 36enne ha fame nonostante abbia già vinto tutto in carriera e in questo inizio di stagione travagliato per i rossoneri è stato ancora una volta decisivo. Sono suoi i gol qualificazioni agli ottavi di finale di Champions League: sono così quattro i centri nella fase a gironi e cinque in Serie A. Numeri importanti che hanno spinto Deschamps a convocarlo per i Mondiali. In Qatar sarebbe dovuto essere una riserva ma l’infortunio di Benzema gli ha spalancato le porte della titolarità e lui ha risposto presente, con una doppietta all’Australia.
E’ evidente che ci sarà tempo per pensare al Milan ma la squadra rossonera è un pensiero fisso per Giroud. A Milano si trova benissimo, ama i compagni, il mister e i tifosi. L’obiettivo è quello di continuare a vincere con il Diavolo addosso. Il contratto scade il prossimo 30 giugno ma dopo il Mondiale ci sarà modo per sedersi attorno ad un tavolo e formalizzare un’offerta concreta per continuare insieme. Il Milan vuole andare avanti con il suo centravanti ma dalle parole bisognerà passare ai fatti. Un nuovo contratto a circa 3,5 milioni di euro netti a stagione è già pronto.
Giroud
13 presenze in Serie A: 5 gol e 3 assist
6 presenze in Champions: 4 gol e 2 assist
Totale 1199′: 9 gol e 5 assist
E’ chiaramente Olivier Giroud il faro dell’attacco rossonero. Se il Milan è lontano 8 punti dalla vetta non è certo colpa del centravanti francese. Le alternative, invece, hanno fatto maledettamente fatica.
In estate Maldini e Massara hanno deciso di prendere a parametro zero Divock Origi. Il belga doveva essere un co-titolare ma gli infortuni lo hanno condizionato pesantemente. Ha giocato a sprazzi, riuscendo solo in poche circostanze a mostrare le sue qualità. Un gol e un assist, in quattordici partite sono un bottino davvero povero. Avrà tutto un girone di ritorno per rifarsi, il Milan ci crede molto e il contratto in scadenza nel 2026 non lascia dubbi ma serve cambiare passo.
Origi
10 presenze in Serie A: 1 gol e 1 assist
4 presenze in Champions: 0 gol e 0 assist
Totale 502′: 1 gol e 1 assist
Stefano Pioli si è affidato, come numero nove, anche ad Ante Rebic. Lo ha fatto meno rispetto al passato ma come nell’ultimo anno le risposte del croato sono state altalenanti. L’ex Eintracht fatica a trovare continuità per per via di problemi fisici che si presentano sistematicamente. Pioli lo stima parecchio ma Rebic ha dimostrato di non offrire garanzie al 100%. In casa Milan si è consapevoli di cosa può dare il croato ed è per questo che di fronte all’offerta giusta, sui 10/15 milioni di euro, verrebbe lasciato andare. In 14 partite in Serie A sono 3 i gol segnati.
Rebic
10 presenze in Serie A: 3 gol e 2 assist
4 presenze in Champions: 0 gol e 0 assist
Totale 656′: 3 gol e 2 assist
E’ chiaramente a quota zero, non ha mai giocato ma la personalità e il suo carisma continuano a far presenza fissa a Milanello e a San Siro. Zlatan Ibrahimovic ha compiuto 41 anni lo scorso 3 ottobre ma lo voglia è ancora quella di un ragazzino. Volerà a Dubai per aumentare i carichi. A febbraio vuole essere in campo per scrivere nuove pagine di storia col Milan. A giugno, dopo averlo fatto, potrebbe appendere gli scarpini al chiodo. Il piano di Ibra è sostanzialmente questo ma usare il condizionale è d’obbligo. D’altronde le porte di Milanello per lui saranno sempre aperte.
Ibrahimovic
–
Contrariamente ad altre big del calcio italiano, il Milan non ha deciso di spendere cifre folli per l’acquisto di un centravanti. Lo scorso gennaio la Juve sborsava più di 70 milioni per mettere le mani su Vlahovic, il club rossonero, invece, si portava a casa il serbo classe 2004, Marko Lazetic, per 4 milioni più 1 di bonus. Dopo qualche mese complicato e di normale adattamento, l’ex Stella Rossa ha iniziato a mostrare di che pasta è fatto. E così, con la maglia della Primavera, sono arrivati la tripletta contro l’Atalanta e i gol in Youth League contro Dinamo Zagabria e Salisburgo. Il futuro è dalla sua parte: forse non sarà mai Vlahovic ma Lazetic sta dimostrando di avere qualità e una fisicità di una categoria superiore rispetto ai suoi coetanei. Ora lo vogliono all’estero: ci stanno pensando club olandesi ma anche squadre di Serie B. Il Milan, però, vuole continuare a vederlo crescere in casa.
Lazetic
4 presenze in Primavera: 3 gol e 0 assist
3 presenze in Youth League: 2 gol e 0 assist
1 presenza in Serie A 0 gol
Totale 361′: 5 gol e 0 assist
Percorso diverso è stato scelto, invece, per Marco Nasti e Lorenzo Colombo. Entrambi sono andati a farsi le ossa in prestito. Per il classe 2003, miglior attaccante della Primavera, lo scorso anno, solo quattro presenze con la maglia del Cosenza. A gennaio non è escluso che possa cambiare aria. Non mancheranno di certo le occasioni per fare un punto sul suo futuro con il suo agente.
Nasti
4 presenze (206′) in Serie B col Cosenza: 0 gol
Chi sta facendo bene, in Serie A, con la maglia del Lecce, è il centravanti di Vimercate. In giallorosso è partito alle spalle di Ceesay ma nelle ultime partite è diventato titolare e la squadra salentina ha svoltato: ha giocato dal primo minuto contro Udinese, Atalanta e Sampdoria, sono arrivati due gol e due assist, che hanno fruttato ben sette punti. Da gennaio sarà Colombo a dover trascinare il Lecce alla salvezza. Lecce che ha deciso di esercitare il diritto di riscatto a 2,5 milioni di euro. Il Milan, però, continuerà a fare il tifo per il Nazionale Under 21: dal primo luglio, infatti, vuole riabbracciarlo più forte che mai. Il contro-riscatto, d’altronde, è fissato solo a 3,5 milioni di euro.
Colombo
13 presenze in Serie A: 3gol e 2 assist
1 presenze in Coppa Italia: 1 gol 0 assist
Totale 521′: 4 gol e 2 assist
Giroud è chiaramente la certezza, Ibrahimovic il jolly. Tutti gli altri, invece, sono sotto esame: si giocano il Milan e la possibilità di completare il pacchetto dei centravanti.
Nel frattempo, chiaramente, Paolo Maldini e Frederic Massara si stanno guardando attorno, tenendo sotto occhio un paio di nomi per il futuro. Sono chiaramente giovani ma già costosi. Stiamo parlando di Noah Okafor (2000) del Salisburgo e Armando Broja (2001) del Chelsea, entrambi valutati 35/40 milioni di euro. Una cifra importante che il Milan si augura di dover investire altrove.
Okafor
14 presenze in Bundesliga: 7 gol e 1 assist
6 presenze in Champions: 3 gol e 0 assist
Totale 1172′: 10 gol e 1 assist
Broja
12 presenze in Premier League: 1 gol e 1 assist
5 presenze in Champions: 0 gol e 0 assist
Totale 397′: 1 gol e 1 assist
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