L’attaccante portoghese si è ufficialmente svincolato nei giorni scorsi dopo aver firmato la rescissione con il Manchester United
E’ stato un grande esordio in questo Mondiale per Cristiano Ronaldo che con il suo Portogallo ha superato per 3-2 il Ghana, realizzando dal dischetto la rete che ha aperto l’incontro. Nonostante le disattenzioni difensive, la formazione allenata dal ct Fernando Santos ha dimostrato di poter disporre di un reparto offensivo di grande qualità.
Del portoghese, rimasto senza squadra dopo la rescissione del contratto firmata ufficialmente con il Manchester United, ha parlato l’ex romanista Rodrigo Taddei. Ai microfoni di ‘Goal’, il brasiliano ha prima giudicato della gestione di Mourinho sulla panchina della Roma: “E’ un grande: uno dei più forti al mondo, è una fortuna per la Roma. Sono i numeri a dirlo, ma anche compagni che lo hanno avuto come allenatore: Mou è un fuoriclasse”.
Sul caso esploso dentro lo spogliatoio giallorosso nelle scorse settimane, Taddei ha spiegato: “Karsordp? Non so se poteva essere gestita meglio: io ho vissuto una situazione simile. Mentre tutti volevano il rinnovo, alla fine la società non voleva. Quando sono andato via è stato perché la società, e una persona, non voleva che rimanessi: tutti gli altri volevano restassi. Alla fine non mi hanno rinnovato: dispiace perché si tratta di un grande giocatore”.
Calciomercato Roma, Taddei chiama Cristiano Ronaldo: “Vorrei averlo in squadra”
Su Cristiano Ronaldo, invece, l’ex centrocampista brasiliano non ha avuto alcun dubbio nel dire: “Ho sentito di Cristiano Ronaldo alla Roma: io da romanista ‘fracico’ vorrei averlo in squadra…”. Una trattativa che comunque non rimane semplice, soprattutto per via delle cifre che circolano sulla possibile richiesta d’ingaggio dell’attaccante portoghese.
Rimanendo ancorato ai colori giallorossi, Taddei ha infine commentato il primo approccio avuto dall’ex compagno Daniele De Rossi come allenatore, a poche settimane dalla nuova avventura intrapresa sulla panchina della Spal: “Non mi ha stupito per niente: oltre a essere molto intelligente in campo leggeva le partite come pochi: lui ha giocato anche difensore, quando serviva. Nello spogliatoio era un leader: sono molto contento per lui. Mi auguro che segua la strada di suo padre”.