L’inchiesta Prisma va avanti a Torino: come appreso da Calciomercato.it, gli atti sono stati trasmessi solo alla Procura Figc
L’inchiesta Prisma portata avanti dalla Procura di Torino nei confronti dei vertici della Juventus continua ad andare avanti. Nei prossimi mesi ci saranno le evoluzioni del lavoro dei pubblici ministeri.
Le ipotesi di reato sono diverse: dall’aggiotaggio alle false comunicazioni. Si è diffusa la voce, nei giorni scorsi, che fossero diverse le altre Procure, da Bergamo a Genova, pronte a recepire le carte dei colleghi di Torino. Anche la Uefa sarebbe pronta, attraverso la camera deputata, ad accogliere i nuovi filoni di inchiesta, dopo l’apertura di un fascicolo legato al club bianconero. Nel caso della giustizia sportiva continentale, la possibilità è che possa saltare il cosiddetto settlement agreement. Come appreso in esclusiva da Calciomercato.it ad oggi nessuna delle procure delle quali si è parlato ha ricevuto la trasmissione delle carte dalla procura di Torino, quindi ad oggi non si può registrare un’allargamento dell’inchiesta Prisma ad altre società italiane che hanno concluso operazioni di mercato con la Juventus.
Sempre secondo quanto appreso in esclusiva da Calciomercato.it la procura della FIGC è l’unica ad aver recepito le carte dei filoni di inchiesta della procura di Torino che va oltre la questione delle plusvalenze. Giuseppe Chinè, capo procuratore della FIGC, ed i suoi più stretti collaboratori stanno studiando con estrema attenzione quanto arrivato dal capoluogo piemontese. Sempre secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, la FIGC dovrebbe essere pronta ad aprire un nuovo filone di indagine sulla scorta del lavoro fatto dalla procura di Torino.
La tempistiche di questo procedimento viene data all’esecutività del rinvio a giudizio di Andrea Agnelli, e degli altri dodici indagati. Quando ci sarà questa formalizzazione, la FIGC potrebbe comunicare anch’essa l’apertura di un nuovo filone di indagine. Quando potrebbe avvenire tale formalizzazione? Si tratta di capire quando verrà fissata l’udienza preliminare, fonti della procura di Torino parlando di un periodo tra fine febbraio e metà marzo. A quel punto di capirà se il Gip farà il rinvio a giudizio.