Dopo l’eliminazione del suo Portogallo, Cristiano Ronaldo non ha fatto nulla per nascondere tutta la sua delusione.
Al termine di 100 minuti molto intensi, giocati colpo su colpo, il Marocco è riuscito ad estromettere il Portogallo. A decidere la sfida ci ha pensato il goal storico di En-Nesyri: mai prima di oggi una compagine africana era riuscita a strappare il pass per una semifinale del Campionato del Mondo.
L’organizzazione e l’abnegazione tattica della compagine di Regragui hanno giocato un ruolo di indicibile importanza. Il Marocco – dopo aver eliminato la Spagna – è riuscito ad imbrigliare anche il Portogallo puntando forte sulle sue qualità . Pressing organizzato sui portatori di palla avversari, ripartenze veloci e ribaltamenti di fronte improvvisi, a cui i lusitani hanno fatto fatica a rispondere in maniera efficace. Neanche l’ingresso in campo di Cristiano Ronaldo è servito per rivitalizzare il tutto.
Portogallo, Ronaldo non riesce ad incidere: nuovo flop per Cr7
Fine della corsa per Cr7. Il cinque volte Pallone d’oro dice addio alla possibilità di mettere le mani sulla Coppa del Mondo. In panchina per i primi 50 minuti della contesa, il fuoriclasse lusitano è stato gettato nella mischia all’inizio della seconda frazione di gioco. Apparso poco coinvolto e quasi mai nel vivo del gioco, l’ex attaccante dello United è riuscito a ritagliarsi soltanto un’occasione importante.
All’uscita dal campo, nel tunnel degli spogliatoi non ha nascosto tutta la sua delusione. Prontamente  inquadrato dalle telecamere, Ronaldo ha imboccato la via del tunnel per gli spogliatoi visibilmente provato con le lacrime agli occhi.
La sensazione è che il bomber del Portogallo non sia riuscito ad acciuffare l’ultimo grande treno della sua carriera. Probabilmente uno dei vagoni più importanti di una corsa che è stata comunque caratterizzata da successi a ripetizioni. Dopo la fine della parentesi con lo United, però, Cr7 aveva sperato di risollevare gli ultimi due anni assolutamente deludenti con un Mondiale da protagonista. Trascinandosi dietro come una spada di Damocle  quel tourbillon di inquietudine che lo attanaglia da tempo, anche nello spogliatoio del Portogallo, Ronaldo ha diviso piuttosto che aggregare. Il paragone con Messi, sotto questo punto di vista, è emblematico. E il mancato confronto con la “Pulce” sicuramente peserà e non poco nella testa di quello che ormai non è più l’uomo simbolo del Portogallo.